Il piccoli comuni e quindi le piccole amministrazioni come rete per tessere un territorio, sindaci come presidio di un territorio stesso garanti anche della sicurezza delle proprie comunità. Su questi temi ha insistito molto Franco Gabrielli, il capo della Polizia arrivato ad Asti per incontrare i sindaci dell’Astigiano ma anche per inugurare la rotonda davanti alla questura a Savatore Ottolenghi, padre fondatore della polizia scientifica.
Il prefetto Gabrielli, accolto dal questore Alessandra Faranda Cordella e dalle massime autorità cittadine, è arrivato in Municipio alle 10, atteso da una folta presenza di fasce tricolori.
Tanti i temi toccati dal capo della polizia dalla protezione civile all’immigrazione fino alla percezione della sicurezza.
“I sindaci sono presidio di identità specie nei piccoli comuni – ha detto Gabrielli -. Identità che si declina in termini di inclusività. Diffido da chi non fa fare i presepi o non appende simboli religiosi per non fare suscitare reazione; credo infatti che la salvaguardia dei valori e della propria identità coincida con la salvaguardia del territorio”.
Gabrielli ha poi parlato di immigrazione “un fenomeno che ha accompagnato la storia dell’umanità”. “Ma si tratta di un fenomeno sì da affrontare ma soprattutto da governare e in questo lle figure di sindaco a amministratori locali sono fondamentali”.
Il prefetto si è concentrato molto sull’importanza della figura dei sindaci delle piccole comunità “che si fanno carico di problematiche per salvaguardare il proprio territorio spesso senza alcun ritorno”, ma anche allargato la discussione a temi più ampi come quello della fusione e dell’accorpamento delle forze di polizia. “Sono contrario a questo. La divisa non è un capo di abbigliamento, ma è tradizione, cultura, storia e passione”.
Grande attenzione anche al tema della sicurezza percepita, diversa da quella rilevata dalle statistiche e dai numeri. “E’ importante lavorare al presidio del territorio, ma la percezione della sicurezza è legata anche a fattori come le incertezze economiche, lavorative e sociali che determinano uno stato di paura che porta a una percezione della sicurezza diversa da quella reale”.
Su questo si può fare qualcosa, ma la sicurezza “costa”, come ha detto lo stesso Gabrielli, in termini economici e di programmazione del lavoro.
“In questi ultimi anni si è invertito un trand che parlava di carenza di organico e di personale non più fresco e giovane – ha spiegato il capo della polizia -. Oggi la situazione è cambiata, ci sono state molte assunzioni di giovani poliziotti, forze fresche, risorse da impiegare sul controllo del territorio, perchè se vogliamo territori più sicuri bisogna mettere su strada più polizia e intercettare le paure della comunità”
L’inagurazione della rotatoria intitolata a Salvatore Ottolenghi
Dopo l’incontro con i sindaci Gabrielli è stato chiamato a intitolare la rotatoria davanti alla questura che è stata intitolata all’astigiano Salvatore Ottolenghi, fra i padri della polizia scientifica. Una rotonda voluta dal Lions Club Alfieri che se ne prenderà cura.
“Grazie per aver recuperato la memoria di un grande italiano”, ha commentato il prefetto Gabrielli che subito dopo ha tagliato il nastro della nuova stanza protetta per donne vittima di violenza all’interno della Questura di Asti. Una stanza cerata con la collaborazione del Zonta Club e in cui le donne vittima di violenza e i loro bambini potranno essere accolti, cominciando così un percorso di liberazione dall’incubo che può partire da una denuncia.