L’Asl AT rinforza il proprio organico a favore delle persone affette da celiachia: è stata infatti recentemente assegnata una borsa di studio per un nuovo dietista che opererà nel Servizio igiene degli alimenti e nutrizione (Sian) e che si dedicherà ad attività di prevenzione, formazione e sensibilizzazione su questo argomento, affiancando il personale che già da tempo se ne occupa.
La borsa di studio (“Attività nutrizionali: protezione dei soggetti malati di celiachia”), avrà una durata di 11 mesi e sarà finanziata grazie a fondi ministeriali dedicati.
“La celiachia – spiega Vincenzo Soardo, direttore del Sian – è un’intolleranza permanente al glutine che, se non controllata, può provocare lesioni intestinali anche gravi. Non essendo possibile intervenire con terapie farmacologiche, l’unica forma di cura e prevenzione dei potenziali effetti negativi sulla salute è seguire attentamente una dieta priva dei cibi che contengono glutine, quali ad esempio frumento, orzo, segale, farro, kamut e loro derivati. Per quanto riguarda la sua diffusione, a livello locale i pazienti conosciuti sono circa 300, dato che si attesta al di sotto delle previsioni medie europee (1 su 100 abitanti) e che, pur sembrando positivo, potrebbe anche significare la presenza di un buon numero di persone celiache che non sanno di esserlo. Famigliarità, disturbi intestinali e dermatiti erpetiformi possono essere sintomatologie da approfondire con la consulenza del medico di famiglia”.
L’Asl è protagonista da alcuni anni di iniziative a favore dei pazienti celiaci: proprio ad Asti, nel 2005, il Sian ha sperimentato il progetto “Cuochi nuovi”, promosso insieme all’Associazione italiana celiachia (Aic), che ha permesso di formare e abilitare i ristoratori ad offrire nei propri menù portate “a prova d’intolleranza”. Il progetto è poi stato diffuso su scala regionale. Nel caso astigiano, si è passati dai 2 ristoranti certificati sino al 2005 agli 8 attuali. Le iniziative di sensibilizzazione e formazione rivolte ai ristoratori proseguiranno anche quest’anno sotto la supervisione della dottoressa Renza Berruti.
Parallelamente, dal 2007, l’Asl AT promuove e organizza corsi per cuochi e altro personale che opera in mense scolastiche, ospedaliere o altre strutture pubbliche: la predisposizione di cibi che rispettino le restrizioni implicate dalla celiachia è imposta per legge in questi casi.
“Sino ad oggi – sottolinea Berruti – abbiamo dedicato questi corsi a strutture scelte in funzione della presenza di utenti celiaci, secondo una nostra mappatura. Da quest’anno invece, grazie alla risorsa aggiuntiva, produrremo una vera e propria formazione a tappeto, così da garantire la sicurezza alimentare in tutte le mense pubbliche”.
Insieme a questi corsi, il nuovo dietista si occuperà dell’elaborazione, valutazione e validazione dei menù per utenti celiaci che, di norma, l’Asl fornisce a enti e amministrazioni che ne fanno richiesta.
A quanto messo in campo dal Sian, inoltre, si deve aggiungere il contributo professionale garantito dalla Struttura di Dietetica e Nutrizione clinica del Massaia: “I nostri ambulatori – sottolinea il primario Maria Luisa Amerio – sono a disposizione dei pazienti celiaci per consulenze personalizzate e conseguente predisposizione di diete che permettano loro di alimentarsi con piena soddisfazione, ma senza mettere a rischio la salute”.