ASP“In un periodo in cui tutti tagliano, noi abbiamo deciso di investire per avere una città più pulita”: inizia con queste parole l’intervento di Paolo Bagnadentro, presidente dell’Asp, che ha convocato i mezzi di informazione per illustrare come verranno spesi i 200 mila euro che Asp impiegherà per la pulizia e l’igiene urbana. La novità di maggior rilievo è l’istituzione della figura dell’Ispettore Ambientale: sono quattro persone, già occupate nel settore Igiene Urbana, che, dopo aver sostenuto un corso specifico ed essere state quindi opportunamente formate, “riceveranno” un decreto sindacale che attribuirà loro le funzioni di pubblico ufficiale. Spiega Bagnadentro: “Gli ispettori non potranno elevare contravvenzioni, ma verbalizzare eventuali trasgressioni: il verbale sarà poi trasmesso alla Polizia Municipale che provvederà ad inviare la multa vera e propria. Saranno in borghese, riconoscibili da un apposito distintivo”. Ma come si è giunti a questa (e ad altre decisioni)? Durante lo scorso mese di maggio sono stati intervistati all’incirca mille astigiani, con interviste dirette e non telefoniche (precisano all’Asp): la maggior parte di questi si è lamentata del comportamento dei propri concittadini, “dimostrando senso civico, che deve funzionare da motore per migliorare la situazione”. In un incontro con il Comune, attraverso un Contratto di Servizio, sono state poi meglio delineate alcune funzioni e servizi, che prima Asp non faceva: il diserbo di cordoli e muri civici; il servizio “campane” (per la raccolta differenziata del vetro) e svuotatura cestini, che dal 1° giugno viene effettuata anche la domenica; la pulizia delle fontane, dell’area della ex caserma e piazza Campo del Palio. L’amministratore delegato di Asp, Paolo Golzio, ha sottolineato che “La spesa per pulizia riguarda il 30%, il restante 70% è per la raccolta rifiuti. E’ un costo che deriva da comportamenti quantomeno di distrazione: uno dei nostri obiettivi è quello di aiutare i cittadini a comportarsi meglio, appunto per ciò che riguarda l’igiene e la pulizia della nostra città. Le sanzioni che verranno comminate dagli ispettori ambientali avranno quindi una funzione “educativa”, più che repressiva”. Di seguito, alcuni dati così come sono stati riportati dall’ad Golzio. Lo spazzamento manuale viene effettuato con frequenza giornaliera in centro, bisettimanale nel resto della città. Lo spazzamento meccanizzato con frequenza settimanale in tutta la città: a questo proposito, Golzio ricorda che “ogni anno i mezzi Asp percorrono 28 mila chilometri”. I cestini, in tutta Asti ce ne sono 1100 in varie forme, vengono svuotati quotidianamente in centro, tre volte la settimana, nel resto di Asti. Le campane del vetro vengono svuotate tre volte la settimana. Paolo Golzio afferma ancora di augurarsi “un’alleanza con i cittadini virtuosi, che facciano da occhi e orecchie dell’azienda. Stiamo pensando di istituire un numero telefonico da chiamare per segnalare trasgressioni: i cittadini stessi dovrebbero essere i nostri ispettori”. E’ intervenuto anche il sindaco, Fabrizio Brignolo che ha spiegato come “gli agenti in borghese saranno mandati là dove vengono riscontrati i maggiori problemi”. Numerosi sono i processi penali pendenti verso i cosiddetti “svuota cantine”, che “magari vi sgomberano la cantina per 50 euro – è ancora Brignolo a parlare – e poi, anzichè recarsi all’ecocentro, abbandonano “in giro” gli oggetti non di valore, creando notevoli danni socio-ambientali”. L’invito, per tutti è quello di sfruttare maggiormente il sito di via Ceca. Uberto Ghia