Doppia sessione, ieri a Cantarana, del seminario tecnico organizzato dall’Asp, con Acmo e Ati, per approfondire l’impiego di soluzioni tecniche innovative nel settore idrico. Non a caso il seminario si è tenuto sull’area dell’impianto di captazione dell’acquedotto di Asti (località Bonoma). La giornata ha coinvolto al mattino i tecnici degli enti gestori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e al pomeriggio gli ingegneri provenienti da varie parti della regione. Obiettivo: “Incrementare la conoscenza tecnica e condividere problematiche e soluzioni tecniche innovative nel campo del sistema  idrico” ha spiegato Eloisa Fossati, responsabile per l’esercizio e la gestione degli impianti Asp. In sala si è parlato, tra l’altro, di telelettura e telecontrollo, contatori a ultrasuoni, valvole di regolazione, gestione della pressione in remoto con amministratori e dirigenti di Acmo, azienda che progetta e realizza componenti idraulici destinati agli impianti del settore idrico (Ati sviluppa invece attività di automatizzazione e telecontrollo). In programma anche la visita guidata agli impianti, gestiti dall’Asp, che assicurano annualmente 10 milioni di metri cubi di acqua alla città di Asti e ad altri centri della provincia. Nel portare il saluto dell’ATO5 (Autorità d’Ambito Astigiano-Monferrato) ai partecipanti della sessione mattutina, il presidente Vincenzo Gerbi ha ricordato che “anche per il settore acquedottistico il futuro è nella tecnologia: speriamo si continui a investire, nonostante i tempi non facili”. Alla seduta del pomeriggio riservata agli ingegneri hanno preso parte, tra gli altri, Roberto Tamburini, dirigente del Servizio Idrico Integrato dell’Asp e il direttore dell’ATO5 Giuseppe Giuliano.