Arriva in aula del Consiglio regionale la proposta di legge regionale 92 su Arpa Piemonte (Agenzia Regionale di Protezione dell’Ambiente). I lavoratori di Arpa Piemonte, che hanno seguito l’iter della legge, si sono accorti che dal testo in discussione è stato eliminato un passaggio molto delicato e importante che definisce le attività ispettive nei controlli ambientali e il ruolo di ufficiale di polizia giudiziaria (UPG). 398 lavoratori dell’Agenzia hanno quindi sottoscritto una lettera per chiedere al Presidente Chiamparino e al Consiglio regionale di tutelare l’ambiente regionale, preservando il ruolo e le attività ispettive del personale Arpa. La lettera evidenzia le criticità di tale decisione che di fatto elimina dalla legge regionale funzioni oggi svolte dal personale di Arpa, con il rischio concreto di rendere meno efficaci il controllo dell’inquinamento, la verifica e la sanzione dei reati ambientali. Si tratterebbe, inoltre, di una scelta in controtendenza rispetto al quadro nazionale di riferimento così come è stato modificato negli ultimi anni. La Legge 68 del 2015 sui “reati ambientali” indica infatti che le prescrizioni sulle violazioni ambientali siano impartite da personale con funzioni di polizia giudiziaria. La Legge 132 del 2016 sul Sistema Nazionale delle Agenzie ambientali prevede, finalmente in modo chiaro, i compiti ispettivi e, espressamente, le funzioni di polizia giudiziaria per le Agenzie Ambientali. Per queste ragioni i lavoratori di Arpa Piemonte chiedono che la nuova normativa regionale sull’Agenzia preveda esplicitamente le prerogative del personale ispettivo e le funzioni di polizia giudiziaria.