Nell’Astigiano, l’eccezionale ondata di caldo non rappresenta un danno solo per le  persone, ma anche agli animali e alla produzione agricola. “Il primo a soffrire –   dicono i tecnici della Coldiretti –  è il mais. Le  piante, già da giorni, soffrono lo stress   idrico; se il caldo perdurasse ancora, come dicono le previsioni,  il raccolto andrebbe compromesso.  Anche l’uva è danneggiata: brucia al sole, cresce e matura troppo in   fretta come tutta l’altra frutta. In questi giorni gli agricoltori sono impegnatissimi,  dove è possibile, nei lavori di irrigazione. E, come conseguenza, aumentano i costi di   lavorazione. Scarsa si presenta la produzione foraggera. Anche gli animali soffrono il   caldo e diminuisce del dieci per cento la produzione di latte.