Tanta gente, tanti ragazzi, tanti studenti, tante donne e tanti uomini hanno affollato questo pomeriggio piazza San Secondo per una manifestazione contro la violenza di genere in memoria di Giulia Cecchettin.
Una fiaccolata voluta da Vittoria Bricarello, alla quale hanno aderito tante associazioni e tanti singoli cittadini.
“Se domani tocca a me voglio restare ultima”, “L’uomo violento non è malato ma è figlio sano del patriarcato”, “Rest in power Giulia e le atre” sono solo alcuni dei cartelloni esposti in piazza.
“La lotta alla violenza di genere ci riguarda tutte, siamo tutte vittime di violenze, non solo una su tre come indicano i dati”, ha esordito Briccarello al microfono leggendo poi i nomi delle donne che sono state uccise nel solo mese di novembre e che portano a 105 il numero delle vittime dall’inizio dell’anno. “Una cifra che sappiamo crescerà – ha aggiunto -. Siamo di fronte a una strage di Stato, bisogna individuare i colpevoli, detonarli, per salvare le vite delle donne”.
E ancora: “Tutte le ragazze che conosco hanno subito una forma di violenza, ma nessun ragazzo che conosco ha mai ammesso di averla compiuta”, aggiunge in riferimento a situazioni quotidiane come fischi per strada, commenti sui social e altro.
Poi l’appello alla politica, alle due donne, Meloni e Schlein, che per la prima volta in Italia sono a capo dei principali partiti, una alla guida del Governo, l’altra a capo dell’opposizione: trovate una soluzione . “C’è bisogno di una rivoluzione culturale e sociale a partire dall’educazione sessuale e affettiva non solo un’ora a settimana nelle scuole”.
Poi spazio agli interventi, dal presidente della Consulta degli studenti Emanuele Giacomini, a studentesse e rappresentanti di associazioni. Tutti uniti nel nome di Giulia e di tutte le altre.