Si è arrestata l’ondata di maltempo che per tre giorni si è abbattuta sul Piemonte, provocando esondazioni e frane.  Arpa Piemonte ha mantenuto ancora ieri l’allerta gialla  per le zone alpine e prealpine (alta Valle di Susa,  Chisone,  Pellice e Po), per la Valle Tanaro, per la pianura settentrionale e quella  torinese, a causa dei rischi di residui allagamenti per il transito della piena del Po e del Tanaro e per  isolati fenomeni di smottamento.  Nelle restanti zone non risultano criticità.   Per quanto riguarda la situazione a Moncalieri, dove la rottura dell’argine destro e sinistro del torrente  Chisola ha determinato l’allagamento di aree residenziali nelle borgate Tetti Piatti, Baudana e Tagliaferro, risultano ancora evacuate  200 persone, di cui 40 ospitate in strutture messe a disposizione dal Comune di Moncalieri. Complessivamente nella provincia di Torino sono state 400 le persone evacuate.  Nel resto della regione, si registrano 10 persone evacuate in provincia di Asti e 200 in provincia di Cuneo. Sono rimaste isolate  20 persone in provincia di Cuneo e alcune persone presso il Comune di Prali, in provincia di Torino. La piena del Tanaro non ha causato problemi,  ma  ad Alessandria,  presso il quartiere Orti e Piscina, è stata attuata un’azione di messa in sicurezza della popolazione, invitando i cittadini a spostarsi ai piani alti nel momento in cui i livelli superavano la soglia di pericolo. L’operazione, diretta dal sindaco e dal  Prefetto, con le indicazioni tecniche di Regione e  AIPO, è stata condotta con una grande collaborazione da parte della popolazione e si è conclusa positivamente con il transito senza effetti dell’onda di piena  alle prime luci dell’alba. Sul territorio restano ancora in attività oltre 1000 volontari di Protezione civile. Da oggi entrerà in funzione l’ordinario servizio di reperibilità Ieri  il presidente della Regione Sergio Chiamparino e l’assessore all’Ambiente hanno visitato Ormea e Garessio per fare il punto dei danni provocati sul territorio con gli amministratori locali.  Il presidente ha sottolineato l’importanza delle opere idrauliche realizzate in queste anni  e della realizzazione di un efficiente sistema di Protezione civile, che ha impedito il ripetersi della tragedia del ’94. Ha poi aggiunto di aver chiesto al governo di dichiarare lo stato di calamità. Il presidente ha infine rivolto un sentito ringraziamento ai volontari e ai professionisti impegnati nella gestione dell’emergenza in tutto il Piemonte, per il prezioso e insostituibile lavoro svolto a tutela della comunità.