La riforma della sanità piemontese che la Regione sta realizzando libererà risorse dalla gestione degli ospedali per reinvestirle nel sociale: l’assessore alla Sanità e Politiche sociali, Paolo Monferino, risponde così al Comune di Torino, che ha bloccato i ricoveri dei non autosufficienti lamentando la riduzione dei fondi proprio dalla Regione.
“Il 2012 – dice Monferino – registra purtroppo una consistente riduzione dei trasferimenti dal Fondo per le Politiche sociali nazionali, che ammontano a meno della metà rispetto al 2011. Consapevoli delle ripercussioni che tale situazione avrà sul sistema sociale piemontese, il nostro impegno è finalizzato a rendere operativa la riforma del sistema sanitario, che ci consentirà di liberare risorse dalla gestione degli ospedali per reinvestirle nel sociale. E’ fondamentale dunque lavorare insieme per arrivare quanto prima all’applicazione di tale Piano, che da solo ci consentirà un risparmio tale da poterci permettere di alimentare il bilancio delle politiche sociali e dei vari capitoli che ne fanno parte, tra cui anche quello degli anziani non autosufficienti”.
“Le prime stime sui consuntivi 2011 – annuncia l’assessore – farebbero emergere una riduzione complessiva dei costi superiore a quella prevista. Occorre attendere ancora qualche giorno per definire l’ammontare dell’avanzo che abbiamo scelto di destinare ai fondi a supporto delle politiche sociali. Analogamente si farà con gli eventuali risparmi aggiuntivi che le azioni di razionalizzazione del sistema sanitario e legate alla riforma potranno generare. Anche questi saranno destinate al sociale”.
Dal canto suo, il presidente Roberto Cota anticipa che “non solo la spesa sanitaria è sotto controllo, ma i dati che ho potuto consultare dimostrano che stiamo andando meglio del previsto. Abbiamo definito una politica sanitaria seria e virtuosa, che, una volta a regime, permetterà di recuperare importanti risorse. Per cui sarebbe il caso di mettere fine alle polemiche. Gradirei che sul tema ci fosse finalmente un po’ di maturità”.
Sulle proteste del Comune di Torino su presunti ritardi nell’assegnazione dei fondi per l’assistenza, Cota precisa: “Premesso che non è una materia di nostra competenza, sono conscio del momento particolare e non mi tiro indietro, ma pretendo la collaborazione da parte di chi si lamenta, sono stufo di parole a vanvera, di sentire dire che la Regione non dà soldi. I Comuni sono in grado di fare la loro parte, la Regione sta mettendo a punto una riforma epocale del sistema sanitario grazie alla quale si troveranno le risorse anche per l’assistenza”.