provinciaPotrebbe essere oggi il termine ultimo per conoscere il futuro della provincia di Asti. Dalle 10 di questa mattina, infatti, si riunirà il consiglio regionale, in un tavolo che si annuncia complesso e interminabile. Ad aprire la discussione sarà la pratica già approvata dal consiglio delle autonomie che divide il Piemonte in quattro quadranti, am il dibattimento si annuncia complesso dato che ogni gruppo consigliare presenterà modifiche e proposte. Non sono esclusi neppure clamorosi colpi di scena come l’assenza del numero legale come segno di protesta. Dai politici astigiani sono partiti già ordini del giorno e richieste specifiche. Angela Motta vorrebbe che il consiglio regionale prendesse in considerazione la proposta di autonomia per l’Astigiano, ma in caso di mancato accoglimento, chiede che la nuova provincia contenga il nome di Asti. Rosanna Valle, firmataria di un ordine del giorno presentato con la Motta, propone una maxi Provincia del sud Piemonte che comprenda Alessandria, Cuneo e naturalmente Asti. Le decisioni del consiglio regionale che si riunirà a palazzo Lascaris sono attese per la serata ma proprio dai sindaci astigiani arrivano messaggi a non votare alcun documento.