ROBERTO COTARisorse per oltre 65 milioni di euro erogate in favore di Comuni e Province piemontesi nell’ambito dell’applicazione del Patto di stabilità regionale. E’ quanto deciso oggi dalla Giunta regionale del Piemonte che, contestualmente alle Regioni Lombardia e Veneto, ha riproposto la misura già varata lo scorso anno al fine di consentire alle amministrazioni più virtuose di poter investire nei servizi e accelerare i tempi di pagamento alle imprese. Decisa anche la nuova suddivisione delle risorse assegnate, sulla base dei criteri condivisi come sempre con il Consiglio delle Autonomie locali. Il meccanismo è quello consolidato: la Regione cede spazi finanziari agli enti locali, riducendo il relativo obiettivo di patto, ricevendo in cambio dallo Stato risorse cash. Per ogni euro ceduto agli enti locali da Roma arriveranno 0,83 centesimi. “Provvedimento di cruciale importanza per la qualità della vita nei nostri territori, che rende merito a chi ha saputo ben amministrare e si propone di farlo anche nel futuro- commenta il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota – Le risorse che ripartiamo a Comuni e Province piemontesi potranno consentire lo sblocco delle opere essenziali nei vari territori di riferimento, il potenziamento dei servizi ai cittadini e una boccata d’ossigeno alle imprese che sono creditrici nei confronti degli enti locali. Stimiamo di poter mobilitare con questa misura investimenti per circa 250 milioni di euro”. Il patto di stabilità regionale vale complessivamente lo sblocco di 65 milioni e 868 mila euro (di cui 49 milioni e 400 mila ai Comuni e 16 milioni e 460 mila alle Province). Per quanto riguarda il dettaglio del riparto ai Comuni la suddivisione prevede 5 milioni e 419 mila per l’alessandrino, 2 milioni e 706 per l’astigiano, 2 milioni e 416 per il biellese, 6 milioni e 918 mila per il cuneese, 3 milioni e 991 mila per il novarese, 21 milioni e 807 mila per il torinese, 3 milioni e 338 mila per il vercellese, 2 milioni e 811 mila per il verbano cusio ossola. “Altre risorse importanti per i Comuni e le Province arriveranno dalla conversione del decreto legge 35  – aggiunge il Vice Presidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin – Quasi certamente parliamo di altri 39 milioni di euro complessivi, che prevediamo di sbloccare nel mese di giugno. L’applicazione di questo decreto sarà a vantaggio soprattutto dei piccoli comuni. La maggior parte degli ulteriori fondi verranno infatti destinati ai centri con meno di 5 mila abitanti, così come previsto dalla normativa, riuscendo così a portare l’attuale stanziamento in loro favore da 14 e mezzo fino a un totale di 39 milioni”. La Giunta regionale, nella seduta di oggi, ha anche approvato il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2012. Relativamente allo scorso anno il disavanzo è di quasi 666 milioni, un terzo dei quali causato dalla cancellazione dei residui attivi iscritti negli anni passati, ma non esigibili. L’approvazione del rendiconto 2012 si riferisce ovviamente all’anno appena trascorso e non tiene conto della nuova programmazione finanziaria regionale, che permette da quest’anno di non creare altro debito e di avere un bilancio sano in termini di competenza e cassa, con la canalizzazione di entrate certe.