“Quando nell’estate del 2014 la Giunta Chiamparino si è insediata,  la situazione per quanto riguarda il personale del servizio sanitario regionale era molto grave: il turnover per il settore non sanitario era bloccato al 100% e per il settore sanitario al 50% ormai da anni con gravi problemi per l’organizzazione del lavoro negli ospedali e sul territorio e con un forte calo della produzione”: inizia così la nota stampa diffusa oggi dall’amministrazione regionale . “Ad aprile del 2015 – prosegue la nota – grazie alla dimostrazione di aver avviato il risanamento dei conti pubblici, l’assessorato regionale alla Sanità è riuscito ad ottenere (unica Regione tra quelle sottoposte in Italia al piano di rientro dal debito sanitario) lo sblocco totale per il personale sanitario che ha consentito nel 2015 e nel 2016 di sostituire attraverso assunzioni di nuovi dipendenti e stabilizzazione dei precari tutti i dipendenti andati in pensione: le assunzioni sono state 2.600. Non succedeva da anni!  Gli infermieri (sia a tempo determinato che indeterminato) che hanno cessato l’attività nel 2015 e nel 2016 (fino al 30 settembre) sostanzialmente sono stati tutti sostituiti con nuove assunzioni. Il numero degli OSS è aumentato rispetto al 2014 di 197 unità.  I medici (dirigenza medica) che hanno cessato l’attività negli ultimi due anni sono stati 947 (sia a tempo determinato che indeterminato) e gli assunti 934.  Alla fine del 2016 sulla base dei concorsi banditi, il numero degli infermieri crescerà ancora di circa 100 unità, quello degli OSS di 70 e il numero dei medici di 80.  Nel 2014 il numero complessivo dei dipendenti del SSR (tempo indeterminato + tempo determinato) era 55.204, alla fine del mese di settembre 2016 erano 54.632, alla fine dell’anno 2016 saranno circa 54.800. In due anni il numero si è ridotto di circa 400 unità cioè meno dell’1% (0.0073%). Questa riduzione cioè la non sostituzione di chi ha cessato l’attività è avvenuta solo ed esclusivamente nei comparti non sanitari, in prevalenza nel comparto amministrativo e nella dirigenza amministrativa.  Nel 2017 tutto il personale sanitario che cesserà l’attività sarà sostituito e il numero complessivo crescerà ancora di altre 500 unità che serviranno in prevalenza per risolvere il problema dei riposi nelle turnazioni”.