Da oggi, nella Langa astigiana, sono riprese le battute di caccia ai caprioli autorizzate dalla Regione atte a ridurre i danni all’agricoltura. Il numero dei capi da abbattere durante il periodo invernale (dicembre -febbraio) era stato fissato in 209 ( tra giovani e femmine). La caccia era stata chiusa con la fine di febbraio, però considerato che i capi abbattuti erano solo 188, l’assessorato provinciale all’agricoltura ha riaperto le battute fino al 15 marzo per abbattere ancora 21 animali. Per i cinghiali, oggi la Confagricoltura  ha sollecitato l’assessorato regionale all’agricoltura  per riprendere la caccia agli ungulati onde evitare ulteriori danni soprattutto  nella stagione delle semine quando a volte in una sola notte mandrie di cinghiali provocano gravi danni nei campi di pianura. In media ogni anno in Piemonte gli ungulati arrecano danni per oltre 3 milioni di euro ed i risarcimenti del governo regionale sono in ritardo di due anni. Il grave, dicono i sindacati degli agricoltori, è che non sono pochi coloro che portano cibo ai cuccioli dei cinghiali  che si avvicinano alle case.