Da sabato 7 luglio fino a venerdì 31 agosto in quasi tutte le regioni e in molte città italiane fra cui Asti, Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Napoli,  inizierà ufficialmente la stagione dei saldi estivi.
Il calo dei consumi e la crisi economica rendono ancora più trepidante l’attesa per gli sconti, ma bisogna far attenzione alle false offerte.
La Casa del Consumatore di Asti (con sede in via Pietro Micca 11) offre quindi un decalogo “anti-truffa” per orientare i clienti nella giungla dei saldi e informarli su quali sono i loro diritti e doveri.
Ecco le regole per aquistare riparmiando senza incappare in amare sorprese.
– I saldi riguardano la merce di fine stagione, ovvero quella che era già esposta nei negozi prima degli sconti, legata alla stagionalità e rimasta invenduta nelle settimane precedenti. Diffidate di merce in saldo presente in tutte le tagli e colori. Potrebbero essere fondi di magazzino di stagioni precedenti che qualche furbetto vi spaccia come nuovi.
– La merce in saldo deve essere ben visibile e identificabile all’interno del negozio da cartelli e separata dal resto della merce non in saldo, in modo da non creare confusione nel consumatore e non trovare brutte sorprese alle casse. Fate molta attenzione!
– L’etichetta deve riportare obbligatoriamente il prezzo prima dello sconto, la percentuale di sconto (20% – 30% – 50%, ecc.) e il prezzo al netto dello sconto. Se i conti non vi tornano, chiedente al negoziante.
– Avete il diritto alla sostituzione del capo scontato (ma anche di qualsiasi altro prodotto), solo se vi è un difetto di fabbricazione. Se dopo l’acquisto avete comprato una maglietta o un pantalone che non vi piace più e volete riportarla indietro è il commerciante, a sua discrezione, che può decidere di farvi fare il cambio oppure no. Non lasciatevi quindi prendere dalla frenesia dello shopping, ponderate sempre e con molta attenzione i vostri acquisti.
– Nel caso di prodotto difettoso o danneggiato, invece, avete diritto alla riparazione o alla sostituzione del prodotto da parte del venditore, e se questa non è possibile, alla riduzione o alla restituzione del prezzo pagato. La garanzia vale per due anni dal momento dell’acquisto, e avete tempo due mesi per denunciare il difetto del prodotto dal momento della sua scoperta.
– Una volta acquistato un prodotto non esiste per il consumatore il “diritto al ripensamento” a meno che non abbiate acquistato della merce fuori dagli esercizi commerciali, ovvero su Internet, tramite televendite, attraverso venditori porta a porta, ecc. In questi casi avete il diritto di recedere dal contratto entro 10 giorni dalla data di acquisto.
– Occhio ai furbi! Il consiglio per vedere se i negozi stanno facendo saldi veri o fasulli, è sempre quello di fare un sopralluogo alcuni giorni prima e controllare il cartellino prezzi dei prodotti che v’interessano. Solo così scoprirete se, in occasione dei saldi, i prezzi sono stati gonfiati per poi essere ribassati oppure no.
– Attenzione all’etichetta. Controllate sempre che i capi d’abbigliamento riportino l’etichetta di composizione (con l’indicazione delle fibre con le quali sono prodotti gli indumenti) e quella di manutenzione (coi simboli per un corretto lavaggio e asciugatura), oltre che dell’indicazione del Paese di produzione. Questo è importante, perché come abbiamo verificato con il test effettuato sui capi ultra-economici nell’ambito del progetto “Rendiamoci conto”, molto spesso le etichette mentono, dichiarando una composizione (seta, cotone, ecc…) o modalità di lavaggio che poi non risultano essere veritieri, con danni sia per la salute, sia economici, se il capo in questione risulta poi danneggiato una volta che lo portiamo in lavanderia;
– Diffidate di negozi che non vi permettono di vedere la merce esposta perché le vetrine sono tappezzate di cartelloni e manifesti. Cercate sempre di recarvi in negozi di vostra fiducia.
– La prova dei capi d’abbigliamento è a discrezione del commerciante. Dato che però, ormai, è molto raro che non vi si permetta di provare i vestiti (a meno di intimi o costumi per motivi di igiene), diffidate di negozi che vi negano questa possibilità.
– Gli esercizi commerciali convenzionati sono obbligati ad accettare i pagamenti con carta di credito o pos anche durante il periodo dei saldi.