Giovedì 10 marzo, alle 17, al polo Universitario di Asti, si terrà la seconda giornata del corso di formazione universitaria “Comunicare in sanità: dal dialogo all’alleanza terapeutica”. Il  tema proposto in quest’incontro è quello della comunicazione e del  burnout (termine che in inglese significa letteralmente bruciato).
“Per burnout si intende una sindrome che colpisce prevalentemente persone che esercitano una professione d’aiuto –spiega Tiziana Stobbione, coordinatrice del corso –  qualora questi individui non riescano a rispondere in maniera adeguata ai carichi elevati di stress, legati al contatto continuo e quotidiano con dolore e sofferenza, che il lavoro svolto li porta ad assumere. Questa patologia però, non colpisce solo il personale sanitario, medico, infermiere, dietista, fisioterapista, operatore socio sanitario, ostetrica, ma anche chi lavora nel sociale e chi effettua attività di volontariato.
Prosegue Stobbione: “Gli psicologi  Maslach e Leiter (2000), dopo lunghe ricerche, hanno perfezionato le componenti della sindrome attraverso tre dimensioni: deterioramento dell’impegno nei confronti del lavoro, deterioramento delle emozioni originariamente associate al lavoro ed un problema di adattamento tra persona ed il lavoro, a causa delle eccessive richieste di quest’ultimo”.
“In tal senso apprendere tecniche di comunicazione ed abilità assertive nell’ambito della relazione interpersonale – conclude – permette a tutti di prevenire il burnout e, qualora si sia già verificato qualche sintomo, di intervenire tempestivamente per rimuoverne le cause e ripristinare una corretta relazione e comunicazione sia con i malati che con il resto del gruppo”.
Nell’incontro è previsto uno specifico percorso interattivo tra docente e pubblico, anche attraverso l’ausilio di esercizi individuali e test specifici.