L’Accoglienza, la Responsabilità, la Scienza: tre Figure dell’Umano essenziali per affrontare – anche a livello locale – l’attuale crisi antropologica, ambientale e sociale. Sono il filo conduttore di un percorso di approfondimento che inizia sabato 26 settembre alle 15 nel sito di Vezzolano con una, quanto mai attuale, lettura dell’accoglienza che è condivisione di vita prima che servizio pratico. L’incontro presenta e discute modalità passate e presenti di accoglienza lungo le vie dei pellegrinaggi medievali e le vie di pellegrini e di migranti di oggi. In continuità con la positiva esperienza degli scorsi anni, nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, la Sala del Refettorio della canonica anima un Incontro di Studi sul tema Abbazie e monasteri luoghi dell’accoglienza,dal medioevo ad oggi con relazioni di Gian Giacomo Fissore (Monasteri e Canoniche come Hospites, Hospitium, Hospedale. L’accoglienza come manifestazione e sostanza della spiritualità medievale), Ezio Claudio Pia (“Senza soccorso alcuno”, La Società astigiana di fronte ad assistenza e carità tra Medioevo e prima età moderna), Mons. Vittorio Croce (“Ospitare i pellegrini” L’accoglienza dell’altro come opera di misericordia nella Chiesa di oggi) e Marco Aime (“Senza sponda”: l’Italia è ancora un Paese di accoglienza?) La Giornata si completa con l’esposizione, nel Chiostro, delle Mele del Raccolto 2015, la Cerimonia di consegna del Premio “Alfiere del Paesaggio” per il 2015, proseguendo nella felice consuetudine che ha visto insigniti Giovanni Giolito, Luigi Dorella, Piero Amerio, Giuseppe Ratti, Mark Cooper, Emilio Lombardi, Bruno Fattori e Mario Orsi e, alle ore 18, nella Chiesa di Santa Maria in Vezzolano il Concerto di musica antica di area scoto-irlandese con il Gruppo Irish Consort. Questa iniziativa apre un singolare Trittico culturale d’autunno, che continua il 3 ottobre, a Vezzolano, con la 10a Giornata per la Custodia del creato, sul tema Un umano rinnovato per abitare la terra, e si conclude il 17 ottobre ad Asti, sede del Polo Universitario, con la 2a Giornata di studi dedicata all’ingegner Giuseppe Ratti, docente del Politecnico e pioniere di custodia del creato, sul tema Fra ricerca tecno scientifica e conservazione della vita: un confronto sull’agricoltura.