Ad Asti attenzione puntata sui parchi cittadini. Mercoledì 6 marzo i Comitati spontanei di cittadini per i Parchi Biberach, Rio Crosio e Borbore organizzano un incontro pubblico previsto alle 17.30 nel Circolo Nosenzo di via Corridoni. “Sono passati ormai più di due anni dagli incontri pubblici organizzati al parco Biberach in cui i cittadini hanno interpellato l’allora sindaco, Giorgio Galvagno, per evitare la realizzazione del progetto della ditta “il Parco srl” – scrivono i comitati – . Progetto edilizio che prevedeva la costruzione di un edificio multipiano, con annessi parcheggi sotterranei, all’interno di una cospicua porzione dei terreni che da 30 anni a questa parte sono utilizzati come “area verde” (parco Biberach) dai cittadini e manotenuto come tale dagli uffici comunali competenti. L’attenzione, l’impegno costante e due raccolte firme dei cittadini, organizzati in “Comitato spontaneo”, hanno ottenuto un sostanziale “stop” da parte dell’amministrazione Galvagno. Il tutto accadeva nell’estate 2010 e gli incontri pubblici hanno visto diversi attuali consiglieri e aAmministratori, ricordiamo, tra i tanti, Davide Arri, Maria Ferlisi, Mariangela Cotto, Alberto Pasta intervenire pubblicamente per dichiarare la propria condivisione della lotta portata avanti dai cittadini. All’esordio della sua campagna elettorale (estate 2011) anche Fabrizio Brignolo ha dichiarato pubblicamente che il Parco Biberach andava difeso con un’apposita “Variante verde” al piano regolatore, riprendendo sostanzialmente il contenuto della seconda raccolta firme del Comitato spontaneo”. “La vicenda della costruzione della nuova sede dell’A.N.A. nel Parco Rio Crosio occupa un arco temporale ancora più ampio coinvolgente l’amministrazione Voglino e l’amministrazione Galvagno ed ha ancora oggi nodi irrisolti – continuano -. Dopo il consiglio comunale aperto convocato il 23 febbraio 2012 a seguito delle numerose iniziative contrarie alla costruzione di un edificio in un parco pubblico in cui alcuni Consiglieri dell’allora minoranza e dell’attuale maggioranza, avevano annunciato l’intenzione di tener alta l’attenzione del Consiglio Comunale sulle questioni citate anche attraverso la proposizioni di mozioni e ordini del giorno, sul tema è calato il silenzio che, se pur per certi versi comprensibile visto il recente succedersi delle amministrazioni, non può più perdurare oltre vista l’imminente inaugurazione della sede dell’A.N.A. prevista per il 28 aprile 2013. Al comitato spontaneo giungono le crescenti preoccupazioni di cittadini circa la reale funzione della casa nel parco specie per quanto riguarda la “guardia” dello stesso, il reale impatto che avrà sulla vita quotidiana di chi vive attorno al parco e nei pressi della casa, il rispetto dell’attuale convenzione tra Comune e A.N.A.. Al proposito si evidenzia come nella convenzione Comune – A.N.A. non si tiene affatto conto dell’impatto che la sede degli Alpini ha sulla vita quotidiana dei cittadini che risiedono nella zona: sono noti, infatti, i problemi che l’apertura di un locale pubblico a tutti gli effetti1 comporta a ridosso di civili abitazioni. Non ultima è la preoccupazione che la sede in un futuro – anche a brevissimo termine – possa esser sublocata o destinata ad attività commerciali venendo così ancor meno alla per ora annunciata funzione di “guardia parco”: la forte richiesta è che l’Amministrazione in qualità di futura proprietaria dell’immobile provveda quanto prima a destinare l’immobile ad attività non commerciali, ad esclusivo uso civico pubblico. L’ampliamento e miglioramento del Parco del Borbore, incluso nel P.I.S.U., dà una grande possibilit all’Amministrazione Comunale di coinvolgere in una progettazione partecipata i cittadini residenti e gli alunni delle scuole. In merito ricordiamo che, attraverso il Consiglio Comunale dei ragazzi, la scuola Rio Crosio aveva già presentato un progetto che non andrebbe ignorato, bensì valorizzato e messo in relazione con i bisogni degli abitanti della zona”. Ad otto mesi dall’insediamento della nuova amministrazione e dell’attuale maggioranza di centro-sinistra i comitati spontanei chiedono notizie sulla situazione della Variante “verde”, che il Comitato spontaneo parco Biberach aveva richiesto di estendere a tutte le aree utlizzate e manotenute come “verde pubblico” della Città; un’attenzione quotidiana che permetta di uscire dall’attuale stato di degrado in cui versano i Parchi della zona in cui siamo residenti; la valorizzazione degli stessi, anche con progetti e proposte aggregative e socializzanti, affinchè le “aree verdi” possano diventare un volano di attività e scambio positivo e di integrazione tra giovani, adulti e anziani e tra famiglie e persone di diversa cultura e provenienza geografica; la verifica dell’attuazione della convenzione Comune – A.N.A., rendendone informazione anche al Consiglio Comunale convocato in seduta “aperta”; l’introdurre nella citata convenzione una parte che vada a regolare più specificatamente l’attività dell’A.N.A., al fine di tutelare i cittadini che risiedono nelle vicinanze del parco Rio Crosio coinvolgendo gli stessi nella stesura; se è intenzione dell’Amministrazione adottare atti che destinino l’immobile costruito nel parco Rio Crosio ad esclusivo uso civico pubblico (ad es. asili, scuole, aula didattiche) escludendone la cessione anche in sublocazione ad ogni attività concernente offerte di beni e servizi e l’istituzione della partecipazione diretta e costante dei residenti e delle scuole della zona nel progetto del Parco Borbore.