La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha definito oggi con una specifica delibera gli indirizzi procedurali ed organizzativi per la somministrazione a scopo terapeutico dei medicinali cannabinoidi in ambito ospedaliero, in strutture assimilabili o in ambito domiciliare.     La somministrazione della canapa, previa prescrizione di medico specialista o di medico di medicina generale, è prevista per le patologie indicate dal ministero della Salute:  dolore da sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale resistente alle terapie convenzionali;  dolore cronico il cui trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rivelato inefficace;  effetto stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da Aids e nell’anoressia nervosa che non può essere ottenuto con trattamenti standard; effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali;  riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette che non può essere ottenuta con trattamenti standard;  effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per Hiv che non può essere ottenuto con trattamenti tradizionali. La fornitura dei medicinali verrà effettuata direttamente dalle farmacie ospedaliere. Come previsto dalla legge regionale 11/2015 che ha approvato l’uso terapeutico della canapa e dei principi attivi cannabinoidi,  il 27 gennaio scorso è stato acquisito il parere favorevole della IVa commissione del Consiglio regionale.