palasportE’ arrivata ieri l’attesa comunicazione da Roma: il Dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio ha autorizzato il Comune di Asti a conservare il finanziamento accordato nel 2003 per la costruzione del Palazzetto dello Sport, mai realizzato, e a rimodulare il progetto, per realizzarlo, più piccolo e funzionale, in piazza d’Armi, ora piazza Cosma Manera. “La strada è ancora in salita, ma lo scoglio più difficoltoso sulla strada della costruzione dell’opera è stato superato” commentano il sindaco Fabrizio Brignolo e l’assessore ai Lavori Pubblici Alberto Ghigo, che ancora lo scorso 6 luglio erano stati alla Presidenza del Consiglio per definire con i dirigenti e funzionari del Dipartimento Sport gli ultimi dettagli. L’investimento complessivo per la realizzazione dell’opera sarà di 6.100.000,00 euro: 4.646.737,00 euro è l’ammontare del finanziamento confermato dalla Presidenza del Consiglio, 185.155,94 euro saranno pagati con fondi comunali (risorse interne e oneri di urbanizzazione), 1.268.107,06 saranno pagati dalla Regione Piemonte. La storia del finanziamento del Credito Sportivo pare infinita: è stato accordato nel 2003 in forza delle legge per i mondiali di calcio di Italia ’90, in base a una richiesta effettuata nel 2000. Nel 2007 una cordata si aggiudicò la gara di costruzione e gestione, ma subito aprì un contenzioso con il comune di Asti e non iniziò mai i lavori. Ora il progetto (troppo faraonico) viene reso più piccolo e funzionale, adeguato alle nuove normative Coni e ai principi di risparmio energetico. Commenti “L’impianto sportivo –commenta il sindaco Brignolo- è strategico per la Città perché com’è noto abbiamo deciso di accogliere la facoltà di scienze motorie presso il Polo Universitario Astigiano, con il risultato di avere ogni anno centocinquanta nuovi studenti in più da fuori provincia, che sono ossigeno per la nostra economia, e ora dobbiamo mantenere l’impegno, di dotare la città di strutture adeguate, oltre alla necessità di dare una risposta alla cronica esigenza delle società sportive locali”. “Abbiamo inoltre un debito d’onore con i cittadini della zona di Piazza d’Armi a cui da anni è stata promessa una palestra di quartiere che non è mai arrivata: il palasport sarà sufficientemente grande da soddisfare anche le esigenze delle nostre prime squadre, ma sarà ancora sufficientemente piccolo da mantenere il ‘volto umano’ delle strutture di servizio al quartiere” conclude il sindaco. La struttura prevede spazi verdi, alberature e l’abbellimento di tutta la zona. L’individuazione della piazza d’Armi (da poco intitolate al Generale dei Carabinieri Cosma Manera, che salvò i soldati dispersi all’estero) consente inoltre di evitare “consumo di suolo”, trattandosi di area già urbanizzata.