Sono oltre 100 i casi di violenze domestiche registrate nel 2012 dal pronto soccorso dell’ospedale di Asti, una ogni tre giorni. E’ il dato che emerge dal rapporto reso pubblico dall’Asl At riguardante la violenza contro la donna (dentro e fuori le mura domestiche), che nella nostra città come in Italia, è un fenomeno esteso e sempre più rilevante. 
L’’art.1 della Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne del 1993, recita: “Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata”.
Esistono quindi diversi tipi di violenza domestica sulla donna: violenza fisica, violenza psicologica, violenza sessuale, violenza economica, stalking.
Nei passati 12 mesi sono state ben 74 le donne che si sono rivolte ai medici astigiani, contro ai 22 uomini e ai 9 casi di minori registrati. 
Fra questi casi si sono riscontrate 2 violenze sessuali, 7 ricoveri in posto letto segreto, 6 ricoveri in reparti per acuti, 1 in RSA. 
In alcuni casi, i servizi sociali del territorio, hanno trasferito le donne nelle Case segrete.
Ancora una volta la violenza non conosce limiti di nazionalità e i dati forniti dall’Asl At parlano di una vittimologia piuttosto variegata. Sono stati infatti 65 gli episodi registrati ai danni di italiani (18 maschi e 5 minorenni) con una media di 49 anni di età. Meno numerose invece le straniere (40 accessi, di cui 32 donne, 4 uomini, 4 minori, età media 33 anni). Nei primi giorni di questo 2013 le persone vittime di violenze sono state 8 (fra questi anche un uomo) contro ai 3 del 2012. Un dato significativo, specie se si analizzano le cause dei ricoveri. Fra gli 8 degenti, uno è stato vittima di violenza sessuale, 7 per violenze domestiche (si è trattato di 5 italiani con età media 37 anni e di 3 stranieri).
Per far fronte a questa vera e propria emergenza nel febbraio del 2012 l’Asl At ha istituito un “Gruppo di Coordinamento” sull’assistenza delle vittime di violenza sessuale e domestica. Del team altamente specializzato fanno parte un medico di Direzione Sanitaria, un medico ed un’infermiera di pronto soccorso, una ginecologa, il presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Asl AT, un’assistente sociale ospedaliera, una psichiatra, il responsabile del Consultorio familiare e alcune mediatrici culturali.
Il personale dell’ospedale può inoltre identificare le vittime di violenza con un codice, il “V” di colore fucsia con lo scopo di fornire un’idonea accoglienza. Nel triage, la vittima ha l’opportunita’ di scegliere di rimanere nell’anonimato.

Sul sito Asl At è possibile visualizzare, in tempo reale, il numero di casi per violenza, presentati in Pronto Soccorso e, cliccando sullo slogan “Uscire dalla violenza è possibile” , si può consultare il pieghevole con informazioni e numeri utili; inoltre è stato realizzato un video visionabile sui maxi schermi dell’Azienda, siti in punti strategici per l’utenza.