astiss università gazzetta d'astiL’assessore regionale alle attività produttive, energia, innovazione e ricerca, Giuseppina De Santis è intervenuta, oggi al polo universitario Asti Studi Superiori, al seminario sulla “Programmazione Europea 2014 /2020 i fondi europei della Regione per il territorio astigiano”, organizzato dall’università astigiana in collaborazione con l’agenzia di sviluppo Lamoro . Ad accogliere l’amministratore regionale il sindaco Fabrizio Brignolo, il vice presidente del consorzio Uni Astiss, Piero Mora, l’assessore provinciale Barbara Baino, i presidenti dell’Unione Industriale e della Camera di Commercio di Asti, Paola Malabaila e Mario Sacco, sindaci, amministratori pubblici, imprenditori, professionisti, ricercatori .  Assente per impegni istituzionali l’altro assessore regionale invitato a confrontarsi sul Fondi Sociali, Giovanna Pentenero. Mora nel portare i saluti del presidente Maggiora ha detto “che Uni Astiss oltre alla tradizionale attività didattica ha avviato da tempo una serie di interventi mirati in particolare al supporto delle attività locali con l’obiettivo di creare opportunità professionali, imprenditoriali e di sostengo alle iniziative economiche del territorio in un contesto congiunturale contrassegnato da una perdurante situazione di sofferenza”. A questo proposito il direttore della sede Francesco Scalfari ha sottolineato che l’università astigiana è un riconosciuto motore di cultura e sviluppo attraverso l’attività didattica, i master, e l’incubatore di imprese. L’attività di incubazione sostiene dieci progetti, cinque dei quali già concretizzati in attività imprenditoriali. Umberto Fava di Lamoro ha ricordato l’attività e la collaborazione con Uni Astiss e con i principali partner istituzionali con lo scopo di favorire la diffusione della cooperazione europea e intercettare risorse dalla nuova programmazione. L’assessore De Santis ha quindi illustrato le azioni della Regione Piemonte in particolare sui POR FEES (fondi europei di sviluppo regionale). La situazione è complessa e fino al 31 dicembre prossimo non verrà chiusa la rendicontazione relativa ai progetti della precedente programmazione 2006/2013; “ciò comporterà uno scivolamento dei tempi di avvio della nuova programmazione. Del resto – ha sottolineato- De Santis-  per una serie di motivi la regione non potrà fare anticipazioni di bilancio per nuovi progetti e pertanto la data  di avvio non sarà prima di giugno luglio. Le regole dettate dell’unione europea, comprensibili, sono piuttosto rigide e  imporrà una selezione dei progetti per ridurre la polverizzazione delle risorse. Quali i settori di finanziamento del POR FERS: ricerca e innovazione, poli di innovazione, creazione di piattaforme tecnologiche, agenda digitale ecc. Il territorio (aziende, università e centri di ricerca, pubblica amministrazione) per avere delle possibilità di captare risorse dovrà presentare idee progettuali condivise da un’area vasta di soggetti, inoltre i partner dovranno essere pronti a negoziare i progetti. “In questa visione – è il messaggio finale – diventa fondamentale il ruolo dei centri di ricerca all’interno delle università a patto che questi collaborino e facciano aggregazione con le imprese del territorio”. In chiusura il sindaco Brignolo ha detto che Asti e il territorio sono pronti a collaborare  e interagire con la regione sui fondi europei attraverso il gruppo di lavoro, riunito nel  “tavolo europeo”, emanazione di Uni Astiss e composto dai principali enti e istituzioni locali.