Si è svolta questa mattina (lunedì 29 ottobre) in Provincia la conferenza stampa indetta dal presidente Maria Teresa Armosino per chiarire le motivazioni che l’hanno indotta a rassegnare le dimissioni. “Hanno deciso di chiudere le Province – ha detto Armosino riferendosi ai provvedimenti varati dal governo Monti – e stanno prendendo i nostri enti per fame, ossia facendoci mancare le risorse finanziarie anche per svolgere le minime attività essenziali. Le disposizioni governative che aboliscono molte Province – ha aggiunto il presidente – non tengono conto della buona amministrazione.” Maria Teresa Armosino ha illustrato alcune cifre relative ai conti della Provincia di Asti che evidenziano in modo netto il taglio di risorse che ha subito l’ente nell’ultimo quinquennio. “Abbiamo un avanzo di amministrazione 2011 ancora da applicare che ammonta a circa 1,6 milioni di euro – ha spiegato Armosino – e tutt’oggi dalla Regione attendiamo trasferimenti per circa 8,8 milioni di euro”. Le entrate dallo Stato per l’anno 2007 (ultimo anno pieno di gestione della precedente giunta provinciale guidata da Roberto Marmo) assommavano a circa 10.265.000 euro; nell’anno 2012 la somma è scesa a 7.200.000 euro, con un taglio del 30%. E a questa cifra va dedotto il taglio della spending review, di circa 3,5 milioni di euro. “A conti fatti nel 2012, rispetto al 2007 – ha chiarito Armosino – la Provincia di Asti perde circa il 64% delle risorse trasferite dallo Stato”. Le entrate dalla Regione, per spese correnti della Provincia, erano pari a 4.450.000 euro nel 2007; la somma è scesa a 1.250.000 euro quest’anno. Il taglio dei trasferimenti dalla Regione rispetto al 2007 è dunque del 72%. Le entrate proprie della Provincia (IPT, RCA Tefa, etc..) nell’anno 2007 ammontavano a 16.140.000 euro. La pressione fiscale autonoma della Provincia è rimasta pressoché invariata, tant’è che quest’anno – 2012 – le entrate ammontano a 16.900.000 euro (+ 4,7% in cinque anni). “Abbiamo realizzato economie – ha dichiarato Maria Teresa Armosino – ma non abbiamo messo le mani nelle tasche dei cittadini”. Le spese per il personale nell’anno 2007 erano pari a 15.150.000 euro; quest’anno – 2012 -assommano a 13.640.000 euro (- 10% in cinque anni), tenendo conto, tra l’altro, che nel costo 2012 ci sono tutti gli aumenti contrattuali dal 2007 a oggi. “Le spese per le gestione della rete stradale nell’anno 2007 furono di 2.635.000 euro. Nel 2012 la spesa è di 2.480.000 euro. Ciò significa – ha aggiunto Armosino – che nonostante la riduzione di risorse non abbiamo sottratto nulla alle strade”. Illustrando i dati di bilancio il presidente della Provincia ha precisato: “Lasciamo i conti in ordine, ma non possiamo pensare di far fronte alla gestione ordinaria di scuole, palestre, strade, viabilità, con risorse che, se non interverranno cambiamenti di indirizzo strategici, non consentiranno alla Provincia di svolgere l’attività istituzionale che le compete. Con le nostre dimissioni diciamo no all’eutanasia della Provincia, no al disprezzo delle autonomie locali, no al commissariamento della democrazia”. Intanto non è ancora stato rivelato il nome del commissario che reggerà ad interim la nostra Provicia, mentre i progetti in corso andranno avanti. Alla domanda riguardante il suo futuro personale l’Armosino ha dichiarato: “Non escludo una mia candidatura anche se in questo momento non ci sono progetti validi per i quali spenderei la mia faccia”.
Provincia di Asti: domani il presidente Armosino chiarirà i perché delle sue dimissioni
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