tiago polidoFermi ai quarti. La Lazio consuma la sua vendetta in Coppa Italia con un bruciante 7 a 2, ma il risultato è giusto: i biancoazzurri giocano meglio e la corsa Oranges si ferma ancora una volta al primo turno. Il pasticcio a metà primo tempo di Wilhelm costa caro, al 10’ perde il pallone sulla pressione di Dimas che mette in mezzo per il tap-in del rientrante Bacaro. L’Asti accusa il colpo e 2’ dopo si distrae di nuovo lasciando campo libero a Dimas, il numero 11 biancoazzurro sfrutta l’autostrada e segna il 2 a 0. Il secondo fallo tattico di Wilhelm costa all’argentino il rosso per somma di ammonizioni, in inferiorità numerica l’Asti accorcia con Cavinato (17’) assistito dal tocco d’esterno di Vampeta. Il -1 dura poco perché Dimas risolve una mischia in area spingendo in rete una corta respinta di Casalone. A pochi secondi dalla prima sirena Casalone abbatte Bacaro al limite e si procura il secondo rosso di giornata. Al rientro in campo gli Oranges sono obbligati a giocare ancora con l’uomo in meno, la follia di Patias potrebbe costare la terza espulsione ma gli arbitri lo graziano, l’attaccante sdraia Paulinho e i direttori gli risparmiano la seconda ammonizione. Sullo svolgimento della punizione la Lazio trova ancora la via del gol ancora con Dimas. Dal 7’ l’Asti gioca già con Garcias portiere di movimento, Paulinho approfitta della porta vuota calciando dalla propria metà campo. Il punto del set lo segna Hector, il 6 a 1 chiude definitivamente il discorso qualificazione. La rete di De Oliveria (13’), su assist di Cavinato, serve a poco perché l’Asti non c’è più. Nel finale anche Bacaro trova la rete dalla distanza e l’Asti torna a casa con una bastonata colossale. Agli Oranges non rimane che pensare al campionato, con questa condizione mentale e fisica sarà durissima affrontare la trasferta a Pescara.