Dopo il nubifragio del 21 giugno scorso e della conseguente ricollocazione delle tartarughe che dimoravano ormai da qualche anno nella vasca dei giardini pubblici, in molti si sono preoccupati per la loro sorte: per effetto dell’eccezionale evento atmosferico, un ippocastano era precipitato nell’acqua dove i rettili acquatici convivevano con  i pesci.
Nei giorni seguenti, probabilmente a causa di sostanze tossiche contenute nell’ippocastano, i pesci avevano cominciato a morire; il signor Michele Miglio, cittadino attento ed esperto, ha notato la moria e, collaborando con il Comune e con l’ASP, ha provveduto a trasferire gli animali in un ambiente più idoneo.  15 tartarughe sono state prontamente poste in salvo nella vicina vasca di piazza Alfieri, dove sono state  regolarmente alimentate dal signor Miglio.
Il prolungarsi della permanenza  nella vasca però ha reso necessaria l’istallazione di pedane a fior d’acqua per consentire alle nuotatrici di riposarsi e respirare.
La pubblicità data all’evento ha suggerito la soluzione di un problema ad alcune famiglie che hanno colto l’occasione per liberarsi di alcune tartarughe, ormai troppo cresciute per le vaschette domestiche,  tant’è che attualmente nella vasca se ne contano 24.
Nei giorni scorsi sia le tartarughe che i pesci, donati da un altro sensibile cittadino,  sono stati ricollocati nel laghetto del Parco della Resistenza: il piccolo ecosistema va quindi via via ripristinandosi.
Il lavoro è stato svolto dai funzionari del Servizio Aree Verdi e dell’Ufficio Ambiente. Il signor Miglio si occuperà ancora per qualche giorno di rifornire le tartarughe di cibo. Ricordiamo ancora che le tartarughe d’acqua si nutrono di gamberetti, pesciolini e uova di pesce e  non di pane o verdura,  come invece pensa qualcuno che ha riempito la vasca di piazza Alfieri di cibi purtroppo non appropriati.
“Ringraziamo tutti coloro che nei momenti di difficoltà si sono attivati per collaborare con le istituzioni per il bene della città e di tutti i suoi abitanti – ha sottolineato il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo – animali compresi”.