Centosei titoli in concorso su oltre 500 proposte arrivate da tutto il mondo, un lavoro di selezione tutt’altro che semplice. Riccardo Costa, presidente del Circolo Vertigo, lo ammette apertamente presentando l’edizione numero 15 dell’Asti International Film Festival, in calendario dal 26 al 30 novembre in Sala Pastrone su organizzazione di Sciarada Produzioni. 

Un festival, quello astigiano, che nel tempo ha saputo ritagliarsi un suo spazio ampliando la rete di partner anche a livello nazionale: “Tra i vari festival con cui siamo gemellati, quest’anno aggiungiamo il Lamezia International Film Fest – annuncia Costa –. La collaborazione con la casa di produzione Minerva, invece, il 21 novembre ci regalerà l’anteprima assoluta del film ‘Allevi – Back to life’ e l’incontro con il regista Simone Valentini”.

Ma lo sguardo sul panorama italiano non sposta l’attenzione dalle realtà locali. Alcune mattinate verranno dedicate alle scuole: tra proiezioni e tavole rotonde, si affronteranno temi come sostenibilità, disabilità, diritti civili, immigrazioni. Un altro incontro, nella sede del Cpia, sarà incentrato sulla violenza di genere. Tra queste iniziative trova spazio anche il Magmax con il tema “Carbone, petrolio, diamanti: vite bruciate”: “Si riferisce alle risorse umane e alle vite spezzate dagli incidenti in miniera – chiarisce Massimo Tomalino, presidente del museo di mineralogia della Torre Quartero –. Su questo tema proporremo due film: ‘Mineurs’ di Fulvio Wetzl, presente alla proiezione, e ‘Donne di miniera’ di Roberto Carta, in concorso al Festival”.

Per il resto, i 106 film in gara saranno divisi nelle sei sezioni classiche: “Asti Doc” e “Asti Doc int” (documentari), “Asti Short” e “Asti Short Int” (cortometraggi), “La prima cosa bella” e “La prima cosa bella International” (opere prime di lungometraggio), a cui si aggiunge la sezione dedicata ai cortometraggi d’animazione internazionali. Come da tradizione, molte proiezioni vedranno la partecipazione di attori e registi provenienti da Spagna, Stati Uniti, Cina e Estonia. L’incontro con Michela Andreozzi, invece, il 29 novembre accompagnerà la proiezione di “Unicorni”. Sul fronte premi speciali, a Massimo Bonetti e Hal Yamanouchi verrà consegnato il Premio alla Carriera, a Mattia Cominotto il Premio Giulio Ariosto. Iaia Forte riceverà il Premio Città di Asti, mentre a Maurizio Ferrini andrà il Premio “Allegria, Felicità” parallelamente alla presentazione del libro “La signora Coriandoli. Una donna in fucsia”.

Nella giornata finale, in coda alle premiazioni delle sezioni (partenza alle 15), due anteprime totalmente astigiane: se Gianni Miroglio e Aldo Delaude presenteranno la versione restaurata di “Ritorno a Itaca”; Ferrere farà da sfondo a ”Come lupi nel bosco”, thriller di Valerio Marcozzi, con Giovanni Anzaldo, Andrea De Rosa, Barbara Eforo e Andrea Bosca. 

Protagonista di un workshop il 29 novembre in Sala Pastrone, attualmente l’attore canellese si trova insieme ad Anzaldo sul set con Mel Gibson: “Pare sia una persona accomodante, sarebbe bello se riuscissero a portarlo qui”, sorride Costa. Che sia una speranza o una semplice suggestione, di certo il presidente del Circolo Vertigo ha annunciato di aver ancora un paio di colpi in canna da sparare nelle prossime settimane. 

Alberto Gallo