Aggrediva la compagna anche di fronte ai figli tutti minorenni, la picchiava, la insultava e la minacciava. Parliamo del 35enne tunisino raggiunto da un’ordinanza di misura coercitiva in carcere emessa dal gip del tribunale di Asti dopo un’accurata indagine della squadra mobile. Indagine che ha preso il via dalla denuncia della vittima, una donna italiana che per qualche anno ha avuto una relazione con il tunisino. 

Dall’attività della polizia è emerso uno spaccato familiare fatto di continui soprusi, vessazioni, prevaricazioni, violenze verbali, ingiurie, minacce di morte, maltrattamenti e prepotenze dell’uomo verso la convivente.

Fatti che si ripetevano con regolarità, in prevalenza tra le mura domestiche, e che la donna subiva da anni e che non denunciava per timore di ritorsioni da parte dell’uomo.

La donna ha continuato a subire passivamente le angherie del compagno fino a quando, in un momento di particolare sconforto, si è decisa a chiedere aiuto alla polizia. Ne è nata una lunga, articolata e minuziosa attività investigativa, resa più difficoltosa dalle iniziali titubanze della vittima che ha portato la polizia a  raccogliere numerosi elementi probatori fino alla richiesta all’autorità giudiziaria dell’emissione di un provvedimento restrittivo che potesse tutelare la donna e i suoi figli.