I carabinieri della stazione di Quaranti e Mombaruzzo hanno arrestato un uomo che nella sua abitazione di Canelli aveva allestito una piccola serra di marijuana.

Tutto è nato da un litigio di coppia. I carabinieri impegnati negli ormai tradizionali controlli per la prevenzione del contagio da covid 19, nel primo pomeriggio di ieri hanno notato una donna in lacrime nella piazza centrale della cittadina. Per scrupolo e per capire se fosse successo qualcosa di grave i militari si sono fermati, sincerandosi sulle sue condizioni. La donna, una 50enne del luogo ha raccontato ai carabinieri di aver appena litigato con il compagno; nulla di serio ma ancora una volta per scrupolo e maggiore chiarezza i militari hanno deciso di andare nell’abitazione della coppia per capire anche come stava il compagno, un 55enne cuneese. L’uomo ha fatto entrare tranquillamente i militari in casa, a Quaranti, confermando la discussione appena avvenuta. Tutto bene quindi. Peccato che i militari abbiano notato nel cortile dell’abitazione due tavoli messi al sole su cui erano state messe una dozzina di piante di cannabis. L’uomo ha subito dichiarato che erano suo e che le coltivava per uso personale ma non è servito. In casa infatti i carabinieri hanno trovato anche un bilancino di precisione, che ha aggravato la posizione del padrone di casa, facendo cioè ritenere ipotizzabile il reato di detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente.

L’uomo è stato così portato in caserma per essere fotosegnalato e poi messi agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta questa mattina in via telematica, secondo le nuove procedure disposte dal Ministero della Giustizia. Nell’udienza gli sono stati confermati gli arresti domiciliari nel comune di residenza. Sono state anche avviate le procedure amministrative per la sospsensione della patente di guida.