Recentemente, il comando provinciale dei carabinieri ha impostato una nuova strategia di contrasto dei fenomeni illeciti che interessano il nostro territorio, disponendo l’intensificazione di mirati servizi preventivi e repressivi nei confronti dei reati che maggiormente colpiscono la popolazione, tra questi principalmente i furti e le rapine.
In tale ambito, i militari hanno ingaggiato una vera e propria silenziosa lotta nei confronti dei ladri di rame, con servizi che si svolgono prevalentemente di notte, con posti di controllo stradali e con lunghi appostamenti nei pressi degli obiettivi sensibili, quali le aziende la cui lavorazione prevede l’impiego della preziosa materia prima.
Le recenti vicende del mercato globale, infatti, hanno portato ad un forte rialzo dei prezzi di alcune materie prime, tra le quali il rame, che viene sempre più utilizzato nei processi lavorativi connessi all’elettronica, rendendolo appetibile anche per il mercato illegale.
I risultati dell’azione di contrasto svolta dai carabinieri, pianificata con cura al termine di una attenta analisi criminologica del fenomeno, non sono mancati, portando, nel solo 2011, all’arresto in flagranza di 12 persone e alla denuncia in stato di libertà di altre 16, tutte deferite all’Autorità Giudiziaria per reati connessi ai furti di rame.
L’ultimo successo si è avuto di questa notte, ad opera dei militari della stazione di Incisa Scapaccino che stavano eseguendo un appostamento nei pressi dei capannoni della Mista, una società di lavorazioni metalliche di Cortiglione, presso la quale nei giorni scorsi erano stati rubati, a più riprese, quasi 500 chilogrammi di rame.
Dopo lunghe ore di attesa, nel cuore della notte, i militari appostati hanno notato lo strano movimento effettuato da un individuo che usciva dallo stabilimento con fare guardingo, caricando un pesante sacco nel bagagliaio di un’auto parcheggiata nei pressi,.
Insospettiti, i carabinieri sono usciti allo scoperto e hanno fermato l’uomo, V.V., classe 1981, un operaio della stessa ditta impegnato nel turno di notte, constatando che il sacco che aveva appena riposto nell’autovettura conteneva oltre 20 kg. di sfridi di rame, residuo della lavorazione.
Messo alle strette, l’uomo ha ammesso di essere l’autore anche degli altri furti verificatisi nei mesi scorsi ai danni della MISTA, giustificandosi con le difficoltà economiche del momento; al termine degli accertamenti, lo stesso è stato deferito alla competente Procura della Repubblica di Acqui Terme (AL).
Naturalmente i servizi continuano, con una media di 60 pattuglie dell’Arma che perlustrano quotidianamente il territorio della provincia; la cittadinanza è vivamente invitata a collaborare a tale opera di prevenzione, segnalando sul numero di emergenza “112” tutte le situazioni sospette, consentendo in tal modo l’intervento tempestivo e mirato delle pattuglie che spesso si conclude con la sorpresa in flagranza degli autori dei reati.