Niente di fatto per la difesa di Michele Buoninconti, il vigile del fuoco già condannato in primo grado per l’omicidio della moglie Elena Ceste. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Torino hanno respinto la richiesta di nuove perizie che secondo gli avvocati Enrico Scolari e Giuseppe Marazzitam avrebbero potuto dimostrare l’innocenza del loro cliente. Le nuove consulenze non sono risultate “assolutamente indispensabili” e quindi la corte ha detto no al team in quanto il rito abbreviato non permette una nuova integrazione di prove Nel contempo gli avvocati di parte civile Deborah Abate Zaro e Carlo Stabbia che tutelano i diritti dei genitori di Elena e di altri suoi familiari, hanno prodotto in aula alcune lettere inedite che Buoninconti ha scritto ai quattro figli (di cui ha perso la patria potestà) e alla sorella. Missive inviate dal carcere e che farebbero emergere la personalità dell’imputato. Si tornerà in aula venerdì per la requisitoria del pm e per l’intervento delle parti civili. Poi l’8 febbraio toccherà alla difesa. La sentenza è prevista per il 15 febbraio.