Venerdì 27 ottobre alle 21 allo Spazio Kor di Asti, in piazza San Giuseppe, va in scena “PASOLINI – Sotto gli occhi di tutti” di Margot Theatre Company, spettacolo ispirato alla vita, alla poetica e al cinema di Pier Paolo Pasolini, vincitore del Premio Scintille 2022 promosso e realizzato dal Festival AstiTeatro in collaborazione con Tieffe Teatro Milano e la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Regia Valentina Cognatti, con Serena Borelli, Andrea Carpiceci, Andrea Canestri, Gabriel Durastanti, Luca Morciano, Michelangelo Raponi e Alice Staccioli. Costumi Fiorella Mezzetti, aiuto regia Martina Grandin, direzione organizzativa Alice Staccioli, produzione Margot Theatre Company.
Al centro della scena, una pedana di legno sospesa, retta da braccia umane. Nello stesso spazio si muove, solitario, visionario, Pier Paolo Pasolini, in eterno dialogo e scontro con la struttura del suo tempo. Lo spettacolo è un viaggio nella vita, nella poetica e nel cinema di Pasolini, e analizza con lo strumento del teatro fisico-poetico il rapporto teso e conflittuale tra il poeta e la società di cui si trova a far parte. In scena, sette attori, cinque uomini e due donne. La figura di Pier Paolo Pasolini è interpretata da un singolo attore, mentre gli altri interpreti variano e si trasformano in personaggi diversi. La pedana di legno è la società italiana degli anni ’60, che resta sospesa in aria come sospesa nel mare è l’Italia, e sovrasta lo scrittore: lo schiaccia come lo stato civile e la sua crudele morte lo hanno schiacciato, e lo lascia da solo, impossibilitato a entrare nel meccanismo perpetuo della borghesia, solo nella vita come nella morte. La pedana è sostenuta dagli attori stessi, che si alternano sotto e sopra di essa, e la fanno ondeggiare, come il mare, come un equilibrio mai trovato. La sensazione che si vuole trasmettere è l’instabilità e il senso di soffocamento dato da questo muro/soffitto/pavimento, mentre il movimento incessante continua sopra e sotto la pedana: utilizzando le tecniche del physical theatre, cinque giovani attori salgono, scendono, cadono, sorreggono, mostrano immagini, oggetti, si trasformano e rappresentano l’Italia del periodo e i personaggi che orbitano intorno allo scrittore: bersagli, amici, confidenti, accusatori, prostitute, intellettuali, giovani figli di borghesi, figure della sua vita privata e pubblica. L’attrice si trasforma, invece, nella madre, in Laura Betti, in Maria Callas, in Anna Magnani, donne fondamentali nella vita del poeta. Si svela così l’intima solitudine di Pasolini, la sua fragilità e la sua ricerca di purezza, e accanto alle immagini feroci del suo tempo si cominciano a delineare altre immagini, cariche di speranza, di genuinità e di sensibilità: emergono ricordi, momenti di vita personale, che dialogano con il protagonista e lo astraggono per un momento dalla lotta
Traballa l’Italia, si inclina per far salire le persone, ma in un attimo le ributta giù, in una continua ricerca di potere da cui nessuno si salva. Con le loro meschine abitudini, i personaggi sono i protagonisti della struttura di legno quando salgono vittoriosi, certi di sé stessi, ma ne sono anche le vittime, costrette a supportarne il peso e così a suffragarne l’esistenza, come di una verità incrollabile. Crolla tutto, invece, per Pasolini: crolla la sua fede nel partito comunista, crolla la sua reputazione pubblica, diffamata, crolla il suo amore, ritenuto contro natura. Crolla piano piano la sua vita, fino all’ultimo rabbioso crollo: rimasto solo, Pasolini è costretto a sorreggere con le sue forze la pedana sospesa, che, come la società opprimente e violenta in cui vive, come una macchina in una spiaggia di Ostia, spietata e inesorabile, lo schiaccia, fino a crollare su di lui, provocandone la morte.
Il progetto, vincitore di Scintille 2022, è stato scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, con la seguente motivazione: “La giuria tecnica ha valutato positivamente l’originalità, la contaminazione tra i linguaggi della scena e la proposta teatrale di forte impatto visivo, fisico ed emozionale che riesce a restituire le tematiche pasoliniane, in particolare il disagio e la “rabbia” di fronte al decadimento di una nazione e di una società. La giuria ha apprezzato la capacità di “costruire teatro” con l’unico elemento scenico rappresentato da una pedana di legno che grazie alla qualità anche fisica degli interpreti e alla visionarietà della regista ha saputo trasformarsi in luoghi fisici, mentali e metaforici. La giuria, come nella tradizione del Premio Scintille, ha voluto premiare anche la potenzialità del progetto della Margot Theatre nella convinzione che il corto visto a Milano e ad Asti possa diventare uno spettacolo di forti suggestioni per un omaggio a Pierpaolo Pasolini e alla sua lucida visionarietà profetica nel centenario della sua nascita”.
La compagnia ha ricevuto un contributo di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nelle stagioni teatrali di Asti e del Teatro Menotti di Milano.
La collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, in un’ottica di rete e promozione dei processi rivolti all’innovazione in campo artistico, alla sperimentazione dei nuovi linguaggi della scena con particolare riguardo ai giovani e alla promozione di nuovi talenti, si è sviluppata attraverso la programmazione di una recita dello spettacolo vincitore sul territorio piemontese.
Ingresso libero.