La Biblioteca Astense Giorgio Faletti propone “Il maggio degli Astigiani in Biblioteca”, una serie di quattro appuntamenti con protagonisti personalità della nostra città, che si terranno nella Sala Colonne della Biblioteca (ingresso da via Goltieri).

Sabato 14 maggio alle 17.30 si terrà la presentazione del libro di Pino Goria e Piero Sesia “Caro Celso, vinceremo… Storie dal deserto africano: 1941-1946”, edito da Araba Fenice.

Il volume narra la storia romanzata degli anni di guerra di Celso Goria, esponente di spicco della società e della politica astigiana nella seconda metà del XX secolo.

“Caro Celso, vinceremo…” è il frutto dell’opera congiunta di due autori: Pino Goria, figlio di Celso e a sua volta personalità politica e civile astigiana degli ultimi decenni, che ha recuperato e catalogato le lettere del padre e Piero Sesia, scrittore torinese ma di origini astigiane, che ha provveduto a inventare e raccontare episodi, vicende, momenti, persone.

A moderare l’incontro la giornalista Laura Nosenzo. Sarà presente Alessandro Dutto della casa editrice Araba Fenice. Letture a cura di Mario Mortara e Mirella Torta

Insieme agli autori saranno presenti esponenti della cultura e della politica piemontese.

Giovedì 19 maggio alle 18.30, sarà presentato il libro “Omaggio a Louis Braille – In ricordo di Serafino Ferraris” a cura di Angela Bruni e Renzo Scasseddu.

L’invenzione di un geniale sistema di scrittura, l’alfabeto Braille, ha aperto il mondo della conoscenza e del sapere alle persone prive di vista. Ed è stato pertanto un potente strumento di emancipazione, oggi in parte trascurato con l’avvento di nuovi dispositivi tecnologici. 

Serafino Ferraris, cui il libro è dedicato, è figura ben nota nel mondo della scuola e della cultura astigiana: già docente di latino e greco, poi preside prima del Liceo Classico e quindi del Liceo Scientifico. Privo della vista dall’età di dieci anni, è tra coloro che hanno beneficiato del dono di questa invenzione e ha sempre conservato una profonda gratitudine nei confronti del suo autore, facendo sua la lotta al pregiudizio e l’impegno per una vera inclusione. 

A illustrare il contenuto del volume e le specificità del Braille sarà la prof. Angela Bruni da Milano. 

A condividere il ricordo di Serafino Ferraris e della sua dimensione umana e culturale saranno alcuni ex allievi, tra i quali il prof. Alberto Banaudi (Liceo Scientifico), la dott.ssa Cristina Marchegiani, il prof. Alfredo Poli (Liceo Classico) e la prof.ssa Anna Maria Urso (Università degli Studi di Messina). I proventi ricavati dalla vendita del libro andranno ad istituire il premio “Serafino Ferraris” destinato ad uno/a studente/studentessa non vedente segnalato dalle Istituzioni scolastiche.  

Venerdì 20 maggio alle 18.30 il regista Lucio Pellegrini presenta il suo libro “La Linea”, edito dalla Nave di Teseo. Modera l’incontro la giornalista e scrittrice Laura Calosso. Letture di Marina Occhionero.

Il successo. Questa è la stella polare che orienta le vite di Stelio e Angiòla, lui architetto visionario, lei il suo perfetto completamento. Sono megalomani, fragili e sempre in equilibrio. Almeno fino a che il sogno diventa realtà e l’architetto cinquantenne si trasforma improvvisamente in una star internazionale. Intorno a loro, prima di loro e dopo di loro, i frammenti scomposti di una famiglia che attraversa il Novecento ed esplode nel nuovo millennio. In una villa della cintura romana, nell’Eritrea italianizzata, in un appartamento nel cuore del Marais, nella Venezia nebbiosa dei primi anni Settanta e nella platea del vorticoso congresso del Partito socialista del 1989 si diramano i destini dei personaggi di questo romanzo. Lucio Pellegrini racconta la storia di una famiglia borghese in un inferno di aspirazioni, incapacità, invidie e tradimenti, a cavallo fra gli anni di Tangentopoli e gli ultimi fuochi di un “secolo breve” che ha prodotto, quali figli di un Dio minore, generazioni tiepide se non già perse.

Lucio Pellegrini è nato ad Asti e vive a Roma. È regista di cinema e serie televisive. Ha diretto, tra gli altri, E allora mambo! (1999), Figli delle stelle (2010), La vita facile (2011), la serie tv Il miracolo (2018) e Carosello Carosone (2021). La Linea è il suo primo romanzo.

Asti continua a ricordare Paolo De Benedetti e lo fa con una mostra dei testi del Talmud provenienti dalla sua biblioteca personale e con una conferenza di presentazione. L’iniziativa è promossa dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti e dall’associazione CEPROS Asti – Onlus, fondata sul finire degli anni ’70 da Maria e Paolo De Benedetti. 

Sabato 21 maggio alle 18 si terrà la conferenza dal titolo “Ricordando PdB. Conversazioni sul Talmud”.

I lavori saranno introdotti e presentati da Luigi Rigazzi e tre relatori approfondiranno tematiche specifiche legate al Talmud e all’utilizzo che Paolo De Benedetti ne ha fatto nello sviluppo del suo pensiero.

Il prof. Gianpaolo Anderlini affronterà il seguente tema: “Leggere il Talmud con PdB. Sulle orme di un “quasi talmudista”.

Don Luigi Berzano, già docente di Sociologia presso l’Università di Torino, parlerà del seguente argomento: “Il Talmud e l’interpretazione infinita di Paolo De Benedetti”. Il prof. Roberto Gatti offrirà una visione più ampia legata al ruolo del Talmud: “Tra Gerusalemme e Atene: Talmud e pensiero ebraico medievale”.

Scopo dell’iniziativa è non solo di ricordare una figura di primaria importanza come quella di Paolo De Benedetti, ma soprattutto di mettere in evidenza la vitalità generativa del suo pensiero e dei suoi insegnamenti partendo, in questo caso, dal Talmud come chiave di lettura della specificità della tradizione ebraica e come asse portante per cogliere in profondità la forza innovativa delle proposte di lettura di PdB.

È questa comunque un’occasione per riflettere, in tempi duri come i presenti, sulla necessità dell’incontro e del dialogo per costruire, come PdB ha sempre fatto con le sue parole e la sua vita, un’oasi di pace. Il Talmud insegna: “Gli studiosi della Torà aumentano la pace nel mondo”, con questo auspicio invitiamo tutti a partecipare all’iniziativa di sabato 21 maggio per porre, alla luce del Talmud, la nostra pietra nel ponte della pace.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero con obbligo di FFP2, fino a esaurimento dei posti disponibili.