È stata presentata, alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Asti Gianfranco Imerito e del Dirigente alla Cultura Gianluigi Porro, la V edizione di “Parole d’artista”, stagione in residenza diretta da Valter Malosti e dal Teatro di Dioniso e resa possibile grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, che ha selezionato l’iniziativa nell’ambito dell’edizione 2010 del bando “Arti sceniche in Compagnia”, della Fondazione Crt, della Fondazione del Circuito Teatrale del Piemonte, e con il sostegno istituzionale del Comune di Asti e della Regione Piemonte.
La stagione prevede 11 spettacoli dall’ 8 novembre al 27 maggio di 9 compagnie di primaria importanza nazionale e internazionale.
Segnaliamo anzitutto l’eccezionale presenza del grande maestro Peter Brook con una delle sue ultime creazioni, The Grand Inquisitor, tratta da uno dei capitoli più sconvolgenti dell’ultimo grande romanzo di Dostoevskij, I Fratelli Karamazov, e portato in scena ad Asti da uno degli attori più fedeli al decennale progetto di ricerca del maestro inglese: Bruce Myers.
Quindi la ripresa dello spettacolo Moliere / La scuola delle mogli che da Asti spiccherà il volo per una tournèe che lo vedrà ospite dei principali palcoscenici italiani, tra cui il teatro Valle di Roma che dedicherà un personale al regista Valter Malosti
In occasione delle imminenti celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia la stagione di Residenza ad Asti, proposta dal Teatro di Dioniso, intende far compiere allo spettatore un viaggio, certamente non esaustivo ma fortemente personale, alla ricerca delle radici espressive della nostra lingua e della nostra identità, sia culturale che politica. Come al solito questa indagine viene svolta attraverso gli strumenti più affini al modo di concepire il teatro da parte degli organizzatori: cioè l’arte dell’attore e la lingua, anzi in questa particolare occasione “le lingue” d’Italia Grandi attori-autori come Fabrizio Gifuni, Vittorio Franceschi, Roberto Herlitzka, Elena Bucci insieme a registi-autori come Emma Dante e Giuseppe Bertolucci, offriranno, attraverso un percorso che passa da Goldoni, dal Camillo Boito di “Senso” per arrivare al Gadda soldato: un viaggio emozionale, prima ancora che politico, tra le lingue e i corpi che hanno abitato la scena del nostro Paese e ne hanno fatto la storia.
Dopo questa larga sezione “Italia”, l’attenzione verrà posta da altri fuochi progettuali.
Il tema, ormai quasi messo in sordina dai mezzi di informazione, e cioè quello della piaga dell’Aids. con un importante e pluripremiato spettacolo di Elio de Capitani e Ferdinando Bruni del Teatro dell’Elfo: “Angels in America ” di Tony Kushner.
Il secondo fuoco è centrato sulla nuova produzione:del Teatro di Dioniso Fröken Julie / Signorina Julie di August Strindberg, in una nuova versione italiana per la regia di Valter Malosti e l’interpretazione di Valeria Solarino, occasione di vedere in Italia un importante testo che ha influenzato tutta la drammaturgia del novecento, attraverso il recupero delle notevoli varianti che presenta il manoscritto originale e che fino ad oggi in Italia non ha mai potuto essere ascoltato nella sua forma integrale e senza censure, da cui il testo fu colpito fin dalla sua pubblicazione.
Parole d’artista prosegue, inoltre, la sua ’indagine sul territorio con l’inclusione nella stagione di uno dei gruppi più interessanti del panorama regionale: Tecnologia Filosofica; il gruppo che lavora trasversalmente su danza e teatro che presenterà in stagione il loro lavoro selezionato dal bando regionale di produzione della Regione Piemonte Der Augenblick dort per la regia di Michele Di Mauro.