E’ notizia di questi giorni che la Compagnia astigiana del Teatro degli Acerbi attiva sul nostro territorio da ormai più di vent’anni e già sostenuta dalla Regione Piemonte dal 2009 è riuscita ad ottenere il riconoscimento di Compagnia Ministeriale, diventando la seconda
Impresa di Spettacolo con questo riconoscimento nella provincia di Asti. Il sostegno del Fondo Unico per lo Spettacolo, più che per la sua valenza economica, è importante come riconoscimento del tanto impegno e professionalità profusi in questi anni
nei settori dello spettacolo, della formazione e della cultura, gli ultimi particolarmente difficili. Una fitta rete di rapporti sul territorio con Amministratori Locali, Scuole, associazioni sono il segreto della “resistenza” degli Acerbi in tempi in cui fare impresa culturale è arduo e
a tratti impossibile. Produttori e artisti di spettacoli, Organizzatori di Festival, formatori in laboratori per tutte le fasce d’età e gestori di teatri, consulenti culturali e fornitori di servizi tecnici, gli Acerbi hanno imparato che differenziare un’attività e fornire un supporto professionale culturale a tutto tondo sono i segreti per poter acquisire una credibilità consolidata che dura nel tempo. Gli Acerbi sono Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Dario Cirelli, Federica Curcio, Fabio Fassio, Elena Romano e tutti i collaboratori tecnici ed artistici che permettono la vita e l’attività di una Compagnia Teatrale e di una Cooperativa.
Tra le buone notizie, oltre a questo importante riconoscimento Ministeriale, anche la vittoria del bando Viva della Fondazione Compagnia di San Paolo con il progetto “Landscape Storymovers – sistema integrato di narrazione del territorio” , tra i più finanziati nelle regioni di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Si consolida in questo modo, oltre che una professionalità artistica ed organizzativa, anche una professionalità progettuale che conferma a livello nazionale la visione di futuro innovativa che gli Acerbi hanno nel settore della cultura. L’idea di un teatro popolare di
ricerca, la necessità di integrare cultura e turismo, la necessità di trovare altri modi non solo archivistici di conservare e tramandare le memorie; sono queste le finalità e i sogni che gli Acerbi si propongono in una progettualità a medio termine. Essere veri agenti di mutazione degli equilibri del territorio, motori di cultura, ispirazione e supporto per la politica e l’amministrazione del bene pubblico è una missione che il cappello ministeriale può contribuire a consolidare e ampliare. Questo riconoscimento fa della Compagnia un soggetto di prossimità e di connessione per la progettazione locale nei rapporti dall’Amministrazione locale, a quella Regionale a quella Nazionale.