Sono finalmente in dirittura d’arrivo le schede che il terzo settore ha elaborato per consultare la cittadinanza dell’astigiano su alcuni temi del Piano di Sviluppo del Territorio. Sono state presentate alla conferenza stampa di mercoledì nel salone del Seminario insieme al nuovo sito della Diocesi e alla Scuola Popolare.

L’iniziativa delle schede era partita dalla constatazione del vescovo che il piano di sviluppo del territorio era stato elaborato senza il coinvolgimento dei cittadini ma solo attraverso la consultazione di alcune forze del territorio attraverso i tavoli dell’Università. Il terzo settore, che comprende Caritas, Migrantes, pastorale della salute, pastorale sociale e del lavoro, cultura e comunicazioni sociali e ecumenismo e dialogo interreligioso, ha deciso di buttarsi in un progetto un tantino ambizioso.

Le schede comprendono una parte di descrizione del problema, una parte di riferimento valoriale alla dottrina sociale della Chiesa o a documenti del magistero, una parte con 3-4 domande alle quali è possibile rispondere in forma cartacea o online. 

Una scheda introduttiva parla dell’Europa e della decisione di attivare il Recovery Fund. Le dieci schede sono su questi temi:

Bilancio sociale

Digitalizzazione ed educazione ai media

Comunicazione che integri e non che divida

Inclusione sociale delle povertà

Rigenerezione relazionale

I giovani della società astigiana

Transizione ecologica

Immigrati irregolari e persone “invisibili”

Prendersi cura

Lavoro e occupazione.

Le risposte online vanno date sul sito della diocesi, dove c’è uno spazio apposito su questo.

Possono rispondere singoli cittadini, non necessariamente credenti o appartenenti alla comunità cattolica. 

Intanto si sta costituendo una commissione, coordinata da Giorgio Ghia di Caritas Diocesana, per la lettura dei dati e per un rapporto finale, benché la consultazione non sia finalizzata ad uno studio sociologico o statistico. Infatti le risposte sono anonime, anche se online è possibile lasciare il proprio recapito in forma facoltativa. E’ anche possibile rispondere ad alcune schede specifiche, non necessariamente a tutte 10. Le schede cartacee poi potranno essere consegnate in parrocchia, in curia, in Gazzetta d’Asti o alla libreria Il Pellicano. La conclusione della consultazione è prevista per febbraio.

La consultazione sarà anche allargata alle scuole superiori nel secondo quadrimestre, concordando con gli insegnanti il tipo di lavoro didattico da affiancare. I risultati completi, pertanto si sapranno a Pasqua.

Sia attraverso Gazzetta d’Asti, sia attraverso gli incontri della scuola popolare verranno offerti approfondimenti sugli argomenti delle schede, che serviranno anche a rilanciare periodicamente la consultazione.