Pur nelle difficoltà del periodo, la Pastorale Giovanile continua a progettare e guardare al futuro. Martedì 12 gennaio si è svolta in presenza la prima messa di ritrovo dell’équipe presso la parrocchia Sacro Cuore e, a seguire, la prima riunione di programmazione, sempre nel rispetto delle normative in vigore per l’emergenza sanitaria. Durante l’incontro, l’équipe ha iniziato a pianificare le attività del 2021 secondo una rimodulazione delle idee e dei progetti, per essere pronti ad accogliere tutte le eventualità di azione per proporre le attività.
Il primo incontro in programma si svolgerà in presenza venerdì 22 gennaio in occasione della settimana di preghiera dei cristiani con la preghiera di Taizè presso la parrocchia Sacro Cuore; inoltre, da febbraio a maggio si terrà un ciclo di cinque appuntamenti per i giovani nelle varie zone diocesane con il pellegrinaggio della reliquia del beato Carlo Acutis, esempio di fede vissuta dai giovani. Il primo incontro, domenica 7 febbraio per la zona della città con la celebrazione della santa messa e venerazione della reliquia; la pianificazione degli altri incontri seguirà sviluppi della situazione sanitaria.
“L’inizio di questo ciclo è un segnale di speranza. Crediamo che la figura di un giovane mancato pochi anni fa e già dichiarato beato sia di esempio per la vita di Fede dei giovanissimi, come auspica papa Francesco nell’esortazione apostolica post sinodale sui giovani, Christus Vivit”, sostiene don Mauro Canta, responsabile della Pastorale Universitaria. E ancora: si riproporrà nel periodo quaresimale l’utilizzo del canale Telegram della Pastorale Giovanile per raggiungere quotidianamente i giovani con il commento della Parola del giorno a partire dal 26 febbraio, data di inizio della quaresima, con un momento di preghiera in presenza per tutti i giovani con il vescovo Marco Prastaro presso la cappella di san Giuseppe Marello. In questi giorni don Rodrigo Limeira, responsabile della Pastorale Giovanile contatterà i vicari zonali per avere un riscontro sulle varie situazioni parrocchiali e per creare così una condivisione sugli stimoli che arrivano dai giovani, nell’ottica di tenere sempre accesa la fiamma della formazione e della preghiera dei giovani della diocesi.
“Anche in questo momento così difficile i giovani che offrono il loro servizio alla comunità sono un segno di grande fiducia per tutti i membri delle nostre parrocchie. Siamo grati del loro lavoro, per la loro passione e disponibilità, sia online sia in presenza in occasione della messa”, afferma don Rodrigo.
A offrire il punto di vista di giovane impegnato attivamente nel servizio per la diocesi, Ivano Gallesio, membro della Pastorale Giovanile e della Segreteria del Consiglio Pastorale Diocesano: “Senza escludere la sofferenza dei malati e degli anziani, questo 2020 è stato sicuramente difficile anche per i ragazzi, fra lezioni a distanza, incertezza sul futuro e mancanza di socializzazione. Per noi della Pastorale Giovanile è stato e continuerà ad essere imperativo il sostegno e la vicinanza ai ragazzi, aiutandoli ad essere protagonisti della loro vita sempre, anche in questo momento non facile. Nostra priorità è creare attività e spazi, in sicurezza, che diano loro la possibilità di mettersi in gioco, di esprimere al meglio la loro instancabile energia e di lasciare un segno nel ricordo di tante persone malate, povere, anziane, sole”.
Federica Bassignana