L’invio di 76 migranti a Castello di Annone è l’ennesima dimostrazione dello sprezzo che questo governo manifesta nei confronti dei territori e delle comunità. Che la gestione del fenomeno dell’immigrazione da parte del ministro Lamorgese sia un completo fallimento ne abbiamo prova quotidianamente; che questa incapacità la si tenti di scaricare sulle piccole realtà italiane è un insopportabile modalità che la Lega contesta e rimanda al mittente. I burocrati del Viminale sappiano che il comune di Castello di Annone così come il Piemonte, non sono un campo profughi usa e getta, alla cui popolazione può essere imposto quello che si vuole, fino all’esposizione di un concreto rischio sanitario. Sappia Lamorgese che l’invio congiunto di 30 elementi delle Forze dell’Ordine non può bastare ma soprattutto non rappresenta una risposta politica ad un problema politico: è invece la consueta modalità di questo governo incapace di chiudere porti e confini ma abilissimo nell’umiliare amministratori locali e popolazioni in nome di una inaccettabile accoglienza, vera forzatura di un governo senza seguito nel Paese.

On. Andrea Giaccone, On. Lino Petazzi, Fabio Carosso vicepresidente Regione Piemonte