Nel mese di dicembre la Provincia di Asti, Servizio Formazione Professionale ha approvato un catalogo contenente le proposte di circa 250 corsi di formazione professionale. Attraverso il catalogo dell’offerta formativa la Provincia di Asti mette a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori la somma di Euro 650.000 euro, derivanti da risorse regionali, nazionali e del Fondo Sociale Europeo, da assegnare ai lavoratori attraverso un contributo espresso sotto forma di “voucher” di partecipazione, pari all’80 % del costo del corso richiesto, fino ad un massimo di 3.000 euro pro capite. Il restante 20 per cento del costo è a carico del lavoratore, che può frequentare anche più corsi.
Il catalogo approvato comprende diversi corsi, tra i quali gli interessati possono scegliere liberamente a seconda delle proprie esigenze di aggiornamento e riqualificazione, presentati dalle Agenzie Formative accreditate della Provincia di Asti che hanno risposto al Bando Formazione Continua – anno 2009. Gli interventi formativi del Catalogo sono suddivisi per i vari comparti di riferimento: dalla ristorazione all’informatica, dalle lingue straniere alla sicurezza sul lavoro. Si svolgono sull’intero territorio provinciale in orario prevalentemente pre-serale e serale. Possono usufruire del voucher formativo, oltre ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti (o assimilati) di enti pubblici e privati,  le piccole e medie imprese e i piccoli comuni che intendano inserire i propri dipendenti in percorsi  formativi. Per i lavoratori posti in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in mobilità o con un ISEE inferiore a 12.000 euro la Provincia di Asti ha deciso di farsi carico del 100% del costo del corso. Ad oggi sono stati  finanziati più di 252  voucher  per un totale di circa 152.000 euro. “Il tema del capitale umano –  spiega l’assessore alla Formazione della provincia di Asti Annalisa Conti – è ormai entrato stabilmente nel dibattito politico sia nazionale che internazionale, inserendo la formazione come uno dei principali fattori di sviluppo economico e sociale. La formazione continua rappresenta inoltre un fattore di anticipazione del cambiamento, da utilizzare soprattutto in funzione anticiclica. In periodi di crisi economica, come quello attualmente in corso, diventa fondamentale proporre lo strumento formativo  in un’ottica di medio-lungo periodo, per salvaguardare il capitale umano presente nel sistema produttivo, favorendo nel contempo la competitività delle imprese e l’occupabilità delle persone.”