Con la legge 6/2004 è stata introdotta la figura dell’amministratore di sostegno per la protezione delle persone con un’incapacità anche parziale o temporanea di provvedere ai propri interessi: disabili, malati, anziani, persone soggette a dipendenze possono quindi avvalersi di qualcuno che li sostenga nella cura di sé e nella gestione del proprio patrimonio. Questa misura di protezione si aggiunge agli istituti dell´interdizione e dell´inabilitazione ponendosi non come ostacolo alla libertà della persona, ma come strumento qualificante per il soddisfacimento dei bisogni e delle aspirazioni di ciascuno: l’amministrazione di sostegno, essendo particolarmente flessibile e modulabile, permette un intervento specifico, modellato sul singolo progetto di vita, per ogni individuo che veda ridotte le sue autonomie. Afferma l’assessore alle Politiche Sociali Antonio Baudo: “E’ chiaro che per fare in modo che i principi di questa legge possano concretamente realizzarsi nella vita delle persone, è necessario che si sviluppino nuovi metodi di lavoro e si delinei un  nuovo ruolo della società civile. L’incontro che andiamo a promuovere si colloca proprio in questa linea di informazione e crescita sociale e culturale”. A supporto di questa politica, grazie alla Legge Regionale 1/2004, tre anni fa la Provincia ha istituito l’“Ufficio Provinciale di Pubblica Tutela” con compiti di supporto a favore dei soggetti pubblici e privati, ai quali è conferito dall’Autorità Giudiziaria l’esercizio delle funzioni di tutore, di curatore o di amministratore di sostegno. Uno dei compiti dell’ufficio è proprio quello di  “fare cultura” su una tematica come quella degli istituti di protezione a favore dei soggetti fragili che, data la sua complessità e delicatezza, è ancora di difficile comprensione per molti. “Il traguardo del bene comune infatti  – prosegue l’assessore Baudo –  può essere raggiunto solo se chi lo persegue è messo in condizione di farlo, anche attraverso la consapevolezza e la conoscenza di quali sono i bisogni della società e gli strumenti a disposizione per soddisfarli.”. L’attività di volontariato, universalmente riconosciuta come “la più diretta realizzazione del principio di solidarietà sociale”, può svolgere un ruolo fondamentale di raccordo tra la sfera privata e personale di ciascuno e i servizi prodotti dalle istituzioni pubbliche. La Provincia e il Centro Servizi Volontariato di Asti  auspicano pertanto che questo incontro, grazie al  confronto di esperienze, possa creare percorsi condivisi, utili a far emergere le esigenze dei cittadini e a trovare insieme le soluzioni più idonee.