Tornerà a riunirsi lunedì 30 marzo la Commissione speciale d’indagine sull’Associazione del premio Grinzane Cavour di cui fa parte la consigliera regionale astigiana Angela Motta.

L’organismo avrà quattro mesi di tempo per acquisire informazioni sulla gestione e l’utilizzo dei contributi concessi dalla Regione negli ultimi 14 anni, corrispondenti a 10 anni di amministrazione Ghigo e a 4 di amministrazione Bresso. Tra le sovvenzioni da approfondire ci sono quelle riguardanti la ristrutturazione, mai terminata, del castello di Costigliole.

Altre questioni – sottolinea la consigliera Motta – non sono di pertinenza della Commissione, ma richiedono comunque una risposta, che mi impegno a cercare contattando nei prossimi giorni gli amministratori locali: quali benefici culturali effettivi hanno portato le iniziative del Grinzane, nato come premio letterario, nei territori dell’Astigiano che le hanno ospitate? A fronte di anni di manifestazioni e spettacoli, mi chiedo per esempio se la Biblioteca Comunale di Costigliole abbia incrementato in modo significativo i propri lettori e il patrimonio librario. Va anche spiegato perché il secondo avamposto del Grinzane nell’Astigiano, individuato a Cortanze, non è mai effettivamente decollato”.

Non sono – ricorda l’esponente Pd – tra coloro che in questi anni hanno frequentato i salotti del Grinzane. Sento come doverosa l’esigenza di capire se e che cosa di buono è rimasto nei territori che la Regione ha generosamente sovvenzionato o creduto di sovvenzionare”.  

La consigliera Motta è anche firmataria di un ordine del giorno, presentato da Stefano Lepri (vice capogruppo Partito Democratico) e Andrea Buquicchio (Italia dei Valori), che sollecita la Giunta a “istituire un nuovo settore, da collocarsi direttamente alle dipendenze della Presidenza regionale, con l’incarico di svolgere in modo stabile e continuativo verifiche di regolarità amministrativa e contabile”.

Al di là dell’aiuto che può arrivare dai commercialisti – indica la consigliera – è importante che la Regione si doti di una struttura unicamente dedicata ai controlli: ad esempio sulla corrispondenza tra preventivi e consuntivi, sull’effettivo svolgimento delle attività, sulla regolarità dei collaudi, sul corretto svolgimento dei lavori di costruzione. Con questo provvedimento l’Amministrazione regionale dovrà dimostrare totale determinazione nel verificare che i soldi dei cittadini siano ben spesi“.