Partenza agitata per la discussione sul bilancio di previsione 2019. Nelle prime serate (lunedì 3 e martedì 4) non sono mancate le scintille tra amministrazione e opposizioni, anche se non sul merito del documento contabile.
Lunedì la seduta non è cominciata per l’assenza del numero minimo legale di partecipanti all’inizio. Hanno pesato le assenze tra i banchi della maggioranza e il rifiuto da parte delle opposizioni di “venire in soccorso della Giunta.
La seduta è stata riconvocata d’urgenza per martedì sera. Il numero legale minimo dei presenti è stato assicurato dalla maggioranza, ma dopo la presentazione del bilancio da parte dell’assessore Renato Berzano e una breve esposizione da parte dei colleghi Mario Bovino (Sport), Elisa Pietragalla (Istruzione) e Gianfranco imerito (Cultura), sono cominciate nuove contestazioni. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Massimo Cerruti ha proposto una mozione d’ordine ritenendo irregolare la convocazione d’urgenza. Alcuni consiglieri avrebbero ricevuto l’e mail di convocazione alle 22 di lunedì, orario che non lascerebbe rispetto alle 20:15 della sera dopo le 24 ore di preavviso previste dal regolamento comunale. “Dove è l’urgenza – chiede Angela Quaglia (Cambi Amo Asti) – quando la legge ha prorogato il termine per l’approvazione del bilancio di previsione alla fine di febbraio del prossimo anno”? Dopo una sospensiva accordata dal presidente del Consiglio Giovanni Boccia, il gruppo M5S ha nuovamente proposto la pregiudiziale di validità dell’intera seduta. Il presidente ha messo ai voti (respinta) la pregiudiziale, ripetendo però che essa avrebbe dovuto essere presentata all’avvio della seduta. La maggioranza si è difesa per bocca di Federico Garrone (Noi Per Asti) ricordando che per la validità della convocazione conta l’orario di partenza dell’e mail (prima delle 20:15 di lunedì), e comunque l’eventuale irregolarità può essere sanata attraverso la convalida data dalla partecipazione dei consiglieri. Dopo una nuova sospensiva richiesta dalle opposizioni, il sindaco Maurizio Rasero ha posto fine agli interventi degli assessori, ed anche la maggioranza ha annunciato la sua volontà di non avanzare interventi.

Michele Cascioli