E’ prevista per il 31 dicembre l’approvazione del bilancio di previsione 2009 del Comune di Asti.

Come hanno illustrato l’assessore al Bilancio Maurizio Lattanzio e il sindaco Giorgio Galvagno, il conto pareggia a 107,188 milioni di euro, 58 dei quali riguardano la gestione diretta dell’ente: la sola spesa per il personale si aggira sui 25 milioni di euro.

Per quanto concerne gli investimenti, si prevede di mobilitare dal 2009 risorse per oltre 40 milioni di euro per un “piano parcheggi”, far atterrare investimenti pubblici e privati che diano nuova spinta all’economia cittadina e varare un “piano casa” indirizzato alle fasce medie della popolazione (con sostegno ai mutui e alla locazione). A fronte di tutto questo, non ci saranno aumenti di tasse e tariffe comunali.

Molti gli emendamenti portati in campo dalla minoranza: 350 dal gruppo del Pd, che chiede tra l’altro la revoca degli aumenti delle tariffe per mense e asili nido in vigore dall’autunno e l’isitituzione di un fondo per finanziare il microcredito.

Il Consiglio Provinciale intanto, dopo aver discusso i 18 emendamenti all’ordine del giorno, ha approvato ieri il proprio bilancio di previsione 2009, il bilancio pluriennale 2009/2011 e la relazione programmatica 2009/2011, nel quadro della Legge Finanziaria e del Patto di Stabilità interno. Il presidente Maria Teresa Armosino ha illustrato la relazione previsionale, mentre l’assessore al Bilancio Marco Versè ha illustrato gli aspetti tecnici della suddivisione delle risorse. Le entrate e le spese pareggiano sulla cifra di  106.126.748,00 euro. Tra gli stanziamenti figurano, tra l’altro, interventi di miglioramento delle strade per oltre 4,5 milioni di euro e per la ristrutturazione degli edifici scolastici per oltre 2 milioni di euro.
Gli investimenti complessivi nel bilancio di previsione 2009 ammontano a circa 27 milioni di euro.  La manovra triennale 2009-2011 prevede investimenti per circa 68 milioni di euro, mentre i trasferimenti da parte dello Stato sono complessivamente di circa 16 milioni di euro (comprensivi del contributo dello Stato per il nuovo collegamento tra la SP 3 “Di Valtiglione” e la ex SS 456 nei comuni di Montegrosso e Montaldo Scarampi).

Il presidente Armosino, nella sua introduzione al bilancio, ha dichiarato che “il bilancio di questa Provincia è di assoluto rigore, come compete a chi amministra in momenti di difficoltà ed assegna priorità alle scelte più urgenti e più “sensibili”. Sono state ridotte allo stretto indispensabile le spese di rappresentanza. A proposito di efficienza  abbiamo inteso rivisitare tutti i contratti, compresi quelli dei dirigenti, per sviluppare un accurato controllo di gestione. L’indebitamento di questo ente assomma a 100 milioni di euro: sono stati chiusi 146 mutui, alcuni dei quali risalivano al 1966. Nel momento della riforma delle autonomie locali è necessario che il Consiglio, a partire da gennaio, contribuisca a riscrivere il codice delle autonomie, rivendicando con fierezza l’opera degli amministratori locali. Peraltro, poiché durante questo recente periodo di maltempo si sono riscontrate difficoltà di coordinamento degli enti che hanno competenze che interessano territori vasti e di quelli preposti agli interventi sulle acque, occorre definire in modo puntuale le competenze dell’intera problematica: per esempio il Tanaro e il Belbo sono continuamente monitorati mentre non lo sono i rii minori“.
Relativamente alla crisi occupazionale in cui molte fabbriche versano, come ad esempio l’Ages di Asti, dove i sindacati hanno chiesto di anticipare i fondi per la cassa integrazione al Comune e alla Provincia, sono costretta a rispondere – ha detto Armosino – che purtroppo non ci sono risorse per 250 stipendi  e che l’argomento non è di competenza di Comune e Provincia, ma che ci impegneremo per un accordo, in modo che la Cassa di Risparmio con la garanzia della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti possa destinare i fondi necessari per anticipare gli stipendi agli operai”. Sul problema maltempo, che si sta ora manifestando con cedimenti del terreno e frane, il Presidente Armosino ha confermato che “è stato chiesto lo stato di calamità. Questo panorama richiede una nuova lettura del Patto di Stabilità”.

Tra le pratiche approvate (alcune all’ordine del giorno sono state ritirate e altre verranno discusse in altre riunioni) quella relativa alla soppressione dell’Eurostar da Asti per Roma e la proroga al 31 dicembre del 2009 del Contratto di Servizio per il biennio 2001 – 2002 per il Trasporto Pubblico. Approvata all’unanimità la proposta di ordine del giorno presentata dal Consigliere Scanavino, con la quale il Consiglio provinciale impegna la Giunta Provinciale ad attivarsi presso le sedi competenti per i danni alle infrastrutture rurali, alle strutture aziendali e alle coltivazioni agrarie.