Settecentoquaranta chili di ottima uva Grignolino d’Asti, da cui si otterranno circa 500 bottiglie di vino. È il risultato della prima vendemmia nella vigna nuova dedicata a Papa Francesco realizzata a Portacomaro, su un terreno abbandonato di proprietà del Comune, da alcune associazioni di volontariato. Ieri la raccolta culminata in una festa in piazza. Poi il conferimento delle uve appena vendemmiate alla cantina sperimentale del Centro per la Ricerca in Enologia di Asti dove sarà effettuata la vinificazione. Una ventina i volontari che hanno partecipato alla vendemmia con il Sindaco Valter Pierini e i responsabili del progetto Riccardo Durando e Carlo Cerrato. Al brindisi finale ha preso parte anche una cugina torinese di Papa Francesco, Carla Bracchino che da qualche tempo si è trasferita a Portacomaro dove vive in un palazzo a pochi metri dalla nuova vigna. Il progetto per la realizzazione della nuova vigna è partito nel 2013. Sono state messe a dimora 1600 barbatelle di Grignolino d’Asti. La coltivazione è stata portata avanti grazie alle prestazioni di un gruppo di volontari. Parallelamente è stata lanciata una raccolta fondi con lo slogan “Adotta una vite” per legare al progetto un numero sempre maggiore di persona con le quali dar vita, nei prossimi anni, ulteriori iniziative a carattere ecologico, sociale e di promozione del territorio. “La vendemmia delle prime uve – dicono i promotori – è stato un po’ come recepire e condividere a modo nostro il messaggio di iniziative affermate come Terra Madre e Puliamo il mondo”. “La dedica a Papa Fancesco – sottolinea Carlo Cerrato – vuole andare oltre il luogo comune delle radici di Papa Francesco. Il nostro progetto ha l’ambizione di ispirarsi al messaggio contenuto nell’Enciclica Laudato sì sul rispetto della natura. Fino a quattro anni fa dove ora c’è la vigna dominavano i rovi. Eravamo in pochi a crederci. Ora la vigna c’è e produce. Adesso bisogna far crescere il progetto, con nuovi amici e nuove risorse”. Le uve saranno vinificate ad Asti, nella cantina del Centro di Ricerca per l’Enologia, che isolerà anche i lieviti autoctoni ed effettuerà altri test di ricerca su alcuni campioni. Il Grignolino d’Asti ottenuto sarà utilizzato per una serie di bottiglie numerate e arricchite da etichetta d’autore da destinare a chi avrà aderito all’iniziativa di raccolta fondi “Adotta una vite”. Le vinacce saranno inoltre utilizza a scopo di circa da NobilBio Ricerche, azienda di Portacomaro, partner del progetto. Info: lavignadelpapa@gmail.com. Pagina FB Bottega del Grignolino d’Asti- Portacomaro. Gruppo Fb Adotta una vite.