Continua a piovere su tutto l’Astigiano e torna la paura dell’alluvione a 25 anni esatti dal disastro del 1994. In queste ore si sono registrati parecchi problemi dal nord al sud della provincia con alberi caduti, frane, campi allagati e fossati canali che non sono riusciti a contenere l’acqua.

Protezione civile, soccorritori e volontari sono al lavoro da ore per mettere in sicurezza le zone a rischio. Fra i primi interventi in città quello fra San Marzanotto e Mongardino dove alcuni canali sono straripati minacciando alcune abitazioni. Allagamenti anche a Viatosto e alberi caduti a Sessant che hanno compromesso le linee telefoniche. I fiumi sono monitorati e sono sotto controllo anche le zone che potrebbero essere interessate a esondazioni.

Strade chiuse, come la provinciale fra Asti, Portacomaro e Scurzolengo, ma anche a la strada che dalla stazione di San Damiano porta al bivio per Tigliole. Analoghi problemi fra Mombercelli, Costigliole, Canelli, Cerro Tanaro, località Garbazzola (Calamandrana), Cessole, con Com attivi a Bubbio, Nizza, Olmo Gentile, Roccaverano, Serole, Bubbio, Castagnole Lanze, Isola, Cessole, Montegrosso, Cessole e Canelli.

Fra le situazioni più preoccupanti quella del Belbo a Canelli. Questa mattina il livello idrometrico del fiume era sotto i 2.5 metri  facendo scongiurare il rischio esondazioni.

Nella Valle Belbo si sono create numerose buche nell’asfalto e in valle San Giovanni, allo svincolo per Calamandrana l’acqua ha sommerso la strada.

Buche e asfalto sconnesso anche sulla ex statale 10 Asti e Torino con fossati che non hanno trattenuto l’acqua che ha invaso i campi.

Principi di frante anche nel Nicese con alcune strade secondarie chiuse per allagamenti.

In generale si sono registrati disagi su tutta la provincia. La speranza è che le condizioni meteo siano in fase di miglioramento.

(Foto di repertorio)