Utilizzare l’arte e la fotografia non solo come atto estetico, ma come possibilità di inclusione sociale e valorizzazione della persona. Scegliere di non tenere nascosto il frutto del lavoro collettivo ma di condividerlo con la comunità in due momenti distinti: uno a inizio luglio nel Palazzo di Banca d’Alba, uno a settembre nella città di Asti presso il centro culturale FuoriLuogo.
La storia è iniziata nel 2022 all’interno progetto “Tutto Tondo”, realizzato con il contributo della Fondazione Crc: è qui che prende forma “Click & Go”, il laboratorio di fotografia gestito dai ragazzi del gruppo “Friends 4ever” – composto da giovani adulti che già da anni si frequentano e che, insieme, partecipano alle attività proposte dagli operatori.
Il percorso è stato realizzato grazie ad una rete integrata di partner tra cui il Comune di Alba, il Consorzio socio assistenziale Alba Langhe e Roero, Banca d’Alba, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Associazione FuoriLuogo e l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato – ente gestore del sito Unesco, e grazie al supporto di alcuni educatori della Cooperativa Sociale Progetto Emmaus.
Spiegano gli operatori referenti del progetto, Roberto Schinca e Giulia Brignolo: “L’obiettivo è sempre stato quello di coinvolgere il gruppo, stimolando ad apprendere e ad allargare le conoscenze utilizzando diversi strumenti. In questo caso, la fotografia ha esortato le persone ad organizzare uscite sul territorio sperimentando concretamente cosa vuol dire “scattare”, sentendosi professionisti per un giorno”.
I ragazzi, con l’aiuto del fotografo e giornalista Vincenzo Nicolello – e coordinati dagli educatori – si sono cimentati in prima persona catturando le luci migliori e le posizioni più favorevoli per esaltare il patrimonio estetico, architettonico e paesaggistico circostante.
Proseguono gli operatori: “Le Langhe, il Roero e il Monferrato sono state lo scenario principale delle uscite dei ragazzi, che hanno immortalato con i loro obiettivi le peculiarità, artificiali e non, che migliorano e arricchiscono il nostro paesaggio. Dall’idea iniziale di un piccolo laboratorio si è pensato fosse importante dare un seguito a questa esperienza, rendendola visibile alla comunità… da qui la nascita della mostra”.
La prima inaugurazione è andata in scena martedì 4 luglio nella sala Mostre di Palazzo Banca d’Alba, in via Cavour 4 (Alba), e si è conclusa lo scorso 14 luglio, mentre l’inaugurazione dell’esposizione astigiana è prevista per martedì 5 settembre alle ore 16.
Conclude Alberto Bianco, presidente di Progetto Emmaus: “L’iniziativa assume particolare valore umano anche in vista della candidatura del territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero a Capitale italiana della cultura 2026. Non possiamo pensare al concetto di cultura senza affiancare ad esso la parola “inclusione”.
L’identità della comunità locale non si esaurisce dunque nelle dimensioni del cibo, del vino o del paesaggio, ma diventa uno strumento di sensibilizzazione, di incontro e di valorizzazione sociale”.