Presentata in Senato a prima firma Mino Taricco una interrogazione sulla necessità che da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti vi sia il massimo impegno e la massima celerità nel  completamento della Asti- Cuneo.
Dopo il via libera da Bruxelles dello scorso Aprile 2018, deve essere sottoscritto l’atto integrativo tra Ministero e Concessionaria, che dovrà poi essere sottoposto all’approvazione del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica). Le voci da cui si desumerebbe che il Governo non abbia ancora al momento concluso la negoziazione destano molta preoccupazione perché questa situazione sta di fatto bloccando tutto l’iter e rischia di ritardare ancora il completamento dell’operazione.
Così come il rischio che il Governo possa anche solo prendere in considerazione  il declassamento dell’opera a strada a scorrimento veloce avrebbe drammatiche conseguenze.
“Molto lavoro è stato portato avanti in questi anni da noi parlamentari del territorio, in collaborazione con la Regione e l’assessore Balocco” precisa il Senatore Taricco “portandoci vicinissimi alla soluzione, per questo un rallentamento in questo momento sarebbe dannosissimo, così come un’eventuale declassamento dell’autostrada sarebbe devastante, perché comporterebbe la necessità da parte dello Stato di reperire le risorse necessarie alla sua realizzazione, e manterrebbe il nodo dei termini della concessione, il cui decorso formalmente partirebbe solo dal momento del completamento della stessa autostrada, rinviando di fatto sine die il completamento dell’opera.”
Conclude il Senatore Taricco: “Le rassicurazioni a mezzo stampa dei giorni scorsi del Ministero ci sono parse un po’ di circostanza , con questa interrogazione chiediamo chiarimenti circa i tempi di definizione dell’atto integrativo e dell’invio dello stesso al CIPE, che sono fondamentali per la realizzazione del completamento di un’opera così importante per il nostro territorio piemontese, ma soprattutto per la provincia e la città di Cuneo che continua ad essere un Capoluogo di Provincia di fatto non connesso da viabilità autostradale con il resto della Pianura Padana”.