Prende forma l’idea del Distretto Paleontologico “Le colline del mare”: ventidue paesi del Sud della  provincia, insieme al Comune di Asti, hanno sottoscritto l’adesione al progetto ideato dal Parco   paleontologico astigiano.   Si tratta di centri a valenza paleontologica che sul proprio territorio ospitano località fossilifere note   o geositi immersi nell’ambiente naturale: alcuni già aperti alla fruizione pubblica.   Il Comune di Asti, che conta la presenza del Museo Paleontologico, degli affioramenti di Valle   Botto compresi nella riserva naturale e di altri importanti ritrovamenti (la balena Tersilla di San   Marzanotto, il delfino emerso dal letto del Tanaro, ecc.), ha fatto un passo in più, deliberando in   Giunta l’assenso al progetto, che delinea un nuovo e articolato modello di sviluppo locale.  “L’adesione dei ventitre centri – commenta con soddisfazione Gianfranco Miroglio, presidente del   Parco paleontologico astigiano – rappresenta un passo fondamentale perché consente di iniziare a   definire i confini del distretto, in funzione dei territori pliocenici marini e continentali. Nelle   prossime settimane approfondiremo il discorso con i Comuni del Nord Astigiano. Siamo certi di   riuscire a raccogliere altre adesioni: da un primo contatto con i sindaci, abbiamo registrato un forte   interesse motivato dal fatto che proprio in quelle zone sono presenti eccellenze altissime alle quali   fanno da sempre riferimento i testi sacri della paleontologia (sabbie astesi, periodo Villafranchiano,   ecc.). In una fase successiva punteremo a coinvolgere gli operatori privati, dai produttori agricoli   alle strutture dedicate all’accoglienza”.    Oltre al Comune capoluogo, hanno dato il loro consenso al progetto Agliano, Belveglio,   Calamandrana, Calosso, Castello d’Annone, Cerro Tanaro, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Isola,   Masio nell’Alessandrino, Mombaruzzo, Mombercelli, Mongardino, Montaldo Scarampi,   Montegrosso, Nizza Monferrato, Refrancore, Rocca d’Arazzo, Rocchetta Tanaro, Vaglio Serra,   Vigliano, Vinchio (riserva naturale Val Sarmassa). Probabile l’adesione di Costigliole, in attesa di   conferma quelle di Fontanile, Maranzana, Quaranti e del centro alessandrino di Cassine.   Aderendo al progetto del Distretto “Le colline del mare”, i Comuni si impegnano a tutelare e   valorizzare i beni fossiliferi, a facilitare la fruizione culturale e turistica dei siti, promuovendo   iniziative e manifestazioni in una logica di rete territoriale che porti anche alla condivisione di   azioni informative per diffondere la conoscenza della nuova realtà.   “Concretamente questo significa – sottolinea Miroglio – che opereremo tutti insieme per sfruttare le   possibilità, previste da specifiche normative o dal Piano di sviluppo rurale regionale, per ampliare la   sentieristica e le piste ciclabili, creando le infrastrutture necessarie per la fruizione del territorio. Un   lavoro di gruppo favorito dalle attività dei due Gal, quello già attivo a Nord e quello che si sta   costituendo a Sud”. Nella cabina di regia del Parco paleontologico anche un nutrito programma di   contatti con Regione, Università, Museo regionale di scienze naturali, Soprintendenze per   condividere azioni e finalità del nuovo piano di sviluppo locale.