Emergenza siccità, aumento dei costi di produzione, fauna selvatica. Tante le incognite sul futuro dell’agricoltura ma anche tanta la voglia dei Giovani Cia di scommettere sul futuro delle loro imprese. Se n’è parlato questa mattina nella sede di Cia Asti con il presidente nazionale dell’Agia Enrico Calentini, il presidente regionale Marco Bozzolo, il presidente di Cia Piemonte Gabriele Carenini e i vertici di Cia Asti: il presidente provinciale Marco Capra, il direttore Marco Pippione, il presidente di Agia Asti Danilo Amerio.

Aprendo la conferenza stampa, Marco Capra ha offerto un quadro crudo ma realistico delle difficoltà economiche che le aziende agricole si trovano ad affrontare a causa dell’aumento vertiginoso dei costi di produzione: <Si pensi al gasolio agricolo passato da 0,57 a 1,20 euro al litro, ai prezzi dei concimi che si sono triplicati come l’energia elettrica>, ha spiegato Capra.

Ad aggravare la situazione si è aggiunta la siccità che ha influito su tutta l’annata agraria: se la vendemmia ha registrato un calo medio delle rese intorno al 10-15%, nel caso di fieno e cereali la minore produzione è arrivata al 40-50 per cento. <Le pratiche di rimborso previste dal Governo non funzionano: i fondi stanziati non bastano, le domande sono molto complesse ma non tengono conto dei maggiori costi di produzione. Si perdono ore per compilarle e alla fine l’esito è negativo>, ha denunciato Capra.

Il clima impazzito nel 2022 ha consegnato al Piemonte la medaglia di regione d’Europa maggiormente siccitosa. L’ha spiegato con dovizia di dettagli Luca Leucci, presidente dell’Associazione no profit DatiMeteX legata a Cia da un progetto di collaborazione: <Il deficit di pioggia a livello regionale va da un minimo del 30 fino ad un massimo del 50% rispetto alla media registrata lo scorso anno da Arpa>, ha indicato il ricercatore. Ancora più sconvolgente il dato di Torino, dove il deficit è arrivato al 66% facendo del 2022 l’anno in assoluto più caldo e secco dall’inizio delle rilevazioni nel 1803. Nel capoluogo astigiano il calo annuo delle precipitazioni si ferma al 29% solo per effetto dei pochi temporali estivi, vere e proprie bombe d’acqua, che hanno visto un incremento del 34% pioggia cumulata rispetto alla media decennale 1991-2020. <Il 2022  è comunque il 13° anno più secco che Asti ha conosciuto dal 1913>, ha concluso Leucci. Alle rilevazioni di DatiAstiMeteoX (temperatura, umidità, pioggia, vento, temperatura e umidità del suolo,  radiazione solare) partecipano al momento 4 stazioni – in linea con le normative del WMO (Organizzazione Mondiale della Meteorologia) – posizionate in aziende socie di Cia ad Asti (frazione Vallarone), Portacomaro, Canelli e Costigliole. Grazie all’App i dati sono costantemente aggiornati, geolocalizzati e accessibili a tutti. La rete delle stazioni si sta velocemente ampliando con l’obiettivo di coprire l’intera area regionale.

<Grazie alla raccolta capillare dei dati potremo contribuire alla tutela del nostro patrimonio agricolo e ambientale, a cominciare dai paesaggi vitivinicoli patrimonio dell’Unesco, mettendo in atto una corretta lotta integrata e modelli previsionali locali>, ha sottolineato il direttore Marco Pippione.

Di tecnologie sempre più all’avanguardia, come quelle legate ai sistemi predittivi, hanno estremo bisogno i giovani agricoltori che si affacciano al comparto agricolo. <Sono necessari investimenti sulla ricerca sia per combattere il cambiamento climatico sia per trovare nuovi mercati>, hanno detto Marco Bozzolo (Agia Piemonte) e Danilo Amerio (Agia Asti). Il presidente nazionale Enrico Calentini ha aggiunto che <il ricambio generazionale, ancora troppo lento, va incoraggiato con fondi e incentivi superiori a quanto sia al momento previsto dalla nuova Pac: 40 mila euro di contributi per l’insediamento dei giovani non sono sufficienti nemmeno ad acquistare un trattore e l’accesso al credito per i giovani è troppo difficoltoso>, ha denunciato. 

Grazie all’impegno di Agia Cia, ha aggiunto <Ismea ha eliminato il limite di investimento pari a 250mila euro previsto nel bando GenerazioneTerra, così si da una chance alle aree interne più penalizzate>.

Un supporto alle aziende arriva dal nuovo Piano di sviluppo rurale del Piemonte in fase di avvio. La dotazione finanziaria complessiva per il quinquennio 2023/2027 ammonta a 756 milioni di euro, <di questi 275 milioni sono destinati a “impegni climatico ambientali”, 268 milioni sono per gli investimenti e tra questi sono compresi 39 milioni per la crisi idrica>, ha rimarcato Marco Pippione annunciando che Cia Asti presenterà tutte le opportunità di finanziamento offerte dai nuovi bandi e le novità fiscali del 2023 in quattro incontri sul territorio: a Montiglio Monferrato (giovedì 16 febbraio alle 20,30 al salone consiliare in piazza Umberto I°) a Castelnuovo Calcea (martedì 21 febbraio alle 20,30 nella sede Cia di Opessina), ad Asti (giovedì 23 febbraio alle 20,30 nel salone della sede provinciale in piazza Alfieri 6) e a Mombaldone (martedì 28 febbraio alle 20,30 presso i locali del Comune – ex Silos).

Siccità e fauna selvatica sono le due emergenze che Cia Piemonte ha già portato all’attenzione della Giunta regionale chiedendo interventi efficaci, anche dal punto di vista dei ristori, e veloci: <I cinghiali abbattuti nel 2022 a livello regionale sono solo 9000 a fronte dei 50 mila previsti nel piano regionale – ha detto il presidente Carenini – nell’Astigiano gli abbattimenti sono stati 2076, il 23 % del totale a fronte di una superficie che rappresenta 6% del territorio. Qui l’Atc ha lavorato bene ma i risultati non sono sufficienti. La sovra popolazione della fauna selvatica è un’emergenza che mette a rischio la sicurezza stradale e la sopravvivenza delle aziende agricole che si ritrovano i seminativi distrutti e sono costrette ad abbattere suini sani per prevenire la peste suina. Lo denunciamo da troppi anni, è tempo di adottare misure straordinarie e decisive rivedendo la legge nazionale>, ha concluso Carenini.

Mercoledì 8 e venerdì 9 febbraio Cia Agricoltori italiani tiene a Roma la sua IX Conferenza Economica Nazionale. Parteciperanno ai lavori per la sede provinciale: il presidente Capra, il direttore Pippione e il componente dell’esecutivo Enzo Crucco.