Prima tesi di laurea sul Magmax: a discuterla all’Università del capoluogo siciliano sarà la studentessa palermitana Ramona Di Maria, appassionata di arte e mineralogia. Due parole che, digitate al computer e cercate su internet, le hanno fatto scoprire il Museo astigiano ospitato nella Torre Quartero, ispirandola nella stesura di una tesi di laurea con ricerche che l’hanno portata ad Asti e Roma.

Titolo del lavoro della giovane, iscritta al corso di laurea magistrale di Storia dell’arte (Dipartimento Culture e Società): “Le nuove frontiere dal Museo disciplinare al Museo multispecie”, con capitoli dedicati al Magmax e alle collezioni del Servizio Geologico d’Italia, Ispra.

Gli studi ad Asti, dove la laureanda si è fermata per alcuni giorni all’inizio dell’anno, sono stati condotti sotto la guida degli ideatori del Magmax, Massimo Umberto Tomalino e Francesca Busa. Il centro espositivo, piccolo ma con una ricca collezione di migliaia di pezzi in visione dal 2021, ha conquistato Ramona Di Maria: “E’ un mondo di colori in cui ho trovato un’accoglienza calorosa e ho potuto scoprire aspetti specifici del territorio astigiano che non conoscevo”.

Il binomio arte e mineralogia è stato sviluppato prendendo in esame, in particolare, alcune opere esposte nella Torre Quartero, come la scultura di testa di minatore in terracotta, su base di gres, di Ernest Patris (1940), artista della scuola belga espressionista; la figurina in cera monastica policroma di Santa Barbara in mezzo a minatori e minerali della Slesia, in tabernacolo ligneo con vetro di autore anonimo (1870); il vaso in vetro decorato della manifattura Bayerischer Wald Forest (vetro bavarese delle foreste, 1930) le cui decorazioni policrome ritraggono scene e paesaggi minerari.

Oggetto di studio anche due opere contemporanee esposte al Museo Astense di geologia, mineralogia, arte mineraria e cristallografia: l’olio su tela “Goldream” (oro su quarzo, 2021) dell’artista divisionista astratto friulano Michele Di Qual e la porta di Mat (2021), olio su legno del giovane pittore astigiano Matthew Guiotto con, al centro, il logo del Magmax declinato in senso orario attraverso immagini di oggetti presenti in Museo.

Molto soddisfatto dell’esperienza Massimo Umberto Tomalino: “La tesi di laurea di Ramona Di Maria – commenta – coglie pienamente il senso dell’attività del Magmax che è quello di unire i saperi, in questo caso l’arte e la scienza, offrendo qualcosa di originale che incuriosisce, stimola e crea conoscenza nei visitatori di ogni età”.

Al Museo Astense non si escludono future collaborazione con la giovane palermitana, che discuterà la tesi a luglio, relatrice la professoressa Cristina Costanzo (Arte contemporanea).

Nella foto: Ramona Di Maria tra Massimo Umberto Tomalino e Francesca Busa