Prenderanno il via lunedì 9 maggio i lavori di risanamento strutturale e restauro conservativo di parte del tetto e la tinteggiatura della facciata principale di palazzo Ottolenghi, in corso Alfieri 350: ad annunciarlo l’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Asti.

“Sono molto soddisfatta per la partenza del restauro di palazzo Ottolenghi – ha affermato Angela Quaglia – si tratta del primo lotto di lavori, per un finanziamento di oltre 158.000 euro, prima parte di un intervento importante di 700.000 euro che prevede, dopo il tetto e la facciata, il restauro dell’androne, dello scalone principale e delle sale nobili, lavori che inizieranno nel mese di novembre, dopo l’utilizzo del palazzo per le manifestazioni dell’autunno astigiano. La soddisfazione dell’inizio lavori si unisce alla speranza di terminare il restauro entro la prossima primavera in modo da poter consegnare alla città e agli astigiani palazzo Ottolenghi nello splendore del fasto originario. Un ulteriore intervento – ha proseguito l’assessore Quaglia – interesserà il palazzo tra qualche settimana quando inizieranno i lavori per la realizzazione del Museo del Risorgimento e il recupero del rifugio antiaereo, per un investimento di ulteriori 650.000 euro”.
I lavori del primo lotto di interventi per il risanamento di palazzo Ottolenghi prevedono il rifacimento parziale della copertura della manica prospiciente corso Alfieri, in corrispondenza dello scalone principale e dei saloni di rappresentanza, ad oggi  in precaria situazione statica della struttura lignea e grave deterioramento del manto dei coppi. L’intervento consiste nel restauro conservativo ed integrazioni delle originali capriate, totale rifacimento dell’ orditura in legno, posa di nuovi coppi di fondina e copertura finale con uso di coppi antichi. Opere di restauro conservativo e tinteggiatura della facciata su corso Alfieri e su via San Martino consistenti in consolidamento dei vari strati  dell’intonaco con rimozioni meccanica delle stuccature non idonee per composizione o morfologia, stuccatura delle fessurazioni e lacune dell’intonaco attuale ed inserimento delle parti mancanti con integrazione pittorica; interventi di consolidamento, pulitura, rimozione di parti non integrate, stuccatura anche dei cornicioni, fregi e lesene e degli elementi lapidei e lignei (portoni, porte e finestre).
Il progetto dell’opera e la direzione dei lavori è eseguita da professionisti raggruppati in Associazione Temporanea di Professionisti, composta dall’arch. Roberto Nivolo, mandatario capogruppo, progettista e direttore dei lavori degli interventi architettonici e di restauro, arch. Sonia Bigando, coordinatore per la sicurezza, progettista e direttore dei lavori per gli interventi architettonici e di restauro, ing. Gianluca Mondino, progettista e direttore dei lavori per gli interventi strutturali, e dott.ssa Alessandra Perugini, direttore scientifico per gli interventi di restauro.?Gli interventi previsti sono stati interamente concordati ed approvati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte e Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli.?I lavori, che  saranno eseguiti dalla ditta Immobiliare Langhe s.a.s. di Bottallo Gianfranco di Castagnole delle Lanze, avranno la durata di 90 giorni.?Responsabile del procedimento è l’arch. Cristina Cirio dell’Assessorato Lavori Pubblici, Settore Lavori Pubblici ed Edilizia Pubblica, Servizio Edifici Storici e Monumentali.