Il circolo Nosenzo di via Corridoni si appresta a ospitare la Coppa Città di Asti numero 105, la gara di bocce più antica d’Italia. Dopo il fallito esperimento del 2018 con le categorie bloccate (che aveva portato al record negativo di iscrizioni, appena 27), quest’anno la gara è tornata a essere libera. Le quadrette partecipanti possono essere composte da giocatori di qualsiasi categoria e gli abbinamenti possono essere, appunto, liberi. La Coppa è dunque tornata “appetibile” e le iscrizioni sono tornate a essere “degne” di una gara con una simile tradizione.
Tutto bene, tutti contenti? Sì, ma c’è un “ma”. Rappresentato dalla sorte del circolo stesso, legato al fallimento della ditta Nosmar Srl. Con il serio e concreto rischio che l’immobile che ospita il circolo venga posto in vendita e le associazioni in esso ospitate debbano chiudere i battenti e trasferirsi altrove. A giugno al circolo Nosenzo era arrivata una raccomandata dell’Ufficio Fallimentare del Tribunale di Asti in cui si intimava ai gestori di liberare i locali entro un mese (con una proroga di altri 30 giorni) a decorrere dal 3 luglio. Due mesi sono trascorsi e le attività del circolo sono regolarmente proseguite. Nel frattempo qualcosa si è mosso. I gestori del circolo hanno presentato regolare domanda per l’acquisto dell’immobile. Le buste contenenti le altre, eventuali, proposte di acquisto dell’edificio saranno aperte il 6 novembre a Torino. Dunque, tutti fermi in attesa di conoscere l’esito dell’apertura delle buste. Il circolo Nosenzo non ha smobilitato, nella speranza che la soluzione del problema sia “interna”. Ed è quello che sperano tutti. In particolar modo i soci e chi frequenta il circolo. Un numero decisamente elevato perché al circolo Nosenzo vengono svolte attività di ogni tipo: bocce, tennis tavolo, tennis, calcio a 5, ginnastica dolce, arti marziali e altre ancora. Nell’edificio di via Corridoni hanno la sede alcune associazioni come Nonsolosci Astineve. Nei mesi scorsi il circolo Nosenzo ha anche ospitato l’Estate Ragazzi della cooperativa Jokko.
E proprio il presidente della cooperativa Jokko Piero Vercelli (ex assessore al Comune di Asti) ha scritto, insieme ad Alberto Pasta (già vicesindaco) una lettera ad Aldo Pia e a Carlo Demartini, rispettivamente presidente e amministratore delegato dalla Cassa di Risparmio di Asti, in cui si fanno “portavoce delle preoccupazioni emerse e delle attese espresse da una moltitudine di soci del circolo, in gran parte clienti storici della Banca, i quali desidererebbero poter serenamente continuare le rispettive attività ludiche, ricreative e anche assistenziali”.

“Come è a tutti noto infatti, nel circolo vengono ospitati numerosi appassionati che si dedicano al tradizionale gioco delle bocce organizzando annualmente, oltre a numerose altre gare, anche il prestigioso Trofeo Città di Asti, patrocinato dalla Regione Piemonte, mentre altri Soci si dedicano ogni giorno ai giochi consentiti delle carte, altri all’apprendimento dell’arte del ricamo, altri del ballo. Epiche sono poi le serate nelle quali numerosissimi appassionati assistono assieme, nell’apposito salone, alla videovisione delle partite del Toro o della Juve”, scrivono.
“Molti giovani poi, frequentano lo sport della boxe, del calcetto e della sede di una Scuola per lo sport del Tennis, riconosciuta dal Coni e della Fit, dotata di pallone pressostatico funzionante durante l’inverno – continuano -.Inoltre specializzate società Cooperative assistono come Centro estivo molte famiglie che necessitano d’aiuto, per i figli che frequentano le locali scuole elementari e medie. Tutte queste attività rivestono per la Città una indispensabile funzione sociale della quale essa non può assolutamente privarsi senza che ne derivi un concreto danno. Per le ragioni sopra espresse gli scriventi, interpretando le attese non solo dei diretti interessati ma di numerose famiglie astigiane, si rivolgono a codesta spett.le Banca del Territorio, affinchè intervenga urgentemente, con le modalità tecniche e giuridiche che riterrà più opportune, per garantire la soprawivenza e la continuità dello storico Circolo Nosenzo.

A.L.